La mostra contenete le opere di Guido Reni arriva a Roma. Il grande pittore, a dispetto di come la storia lo ha sempre descritto, era anche un uomo irrequieto e tormentato. Una personalità complessa e ombrosa quanto quella del coetaneo Michelangelo Merisi.
“Guido Reni a Roma”: la mostra
Queste le parole della direttrice della Galleria Borghese Francesca Cappelletti che presenta l’esposizione dedicata al Maestro del Seicento Italiano: «Un pittore che abbiamo sempre considerato uno straordinario interprete della pittura religiosa, con profondi riferimenti classicisti, ma che è stato pure uno straordinario sperimentatore.» La mostra prenderà il via il 1 marzo e sarà intitolata “Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura”.
Molto importante la presenza di Danza Campestre, una tela della collezione Borghese, dispersa nell’800, che il prestigioso museo romano è riuscito a ricomprare. Il dipinto si è rivelato un tassello fondamentale per ricostruire i primi anni romani dell’artista, i conflitti, le sperimentazioni, la messa a punto di un suo personale e particolarissimo linguaggio.
La mostra sarà senza dubbio un invito a riscoprire questo grande artista che, come afferma la Cappelletti: «Era un pittore che già sapeva troppo e che in città resta un isolato di grande successo.»
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