Riapre la mostra “Raffaello. L’Accademia di San Luca e il mito dell’Urbinate“. La mostra dedicata a Raffaello Sanzio, promossa dall’istituzione, vuole rinnovare lo storico impegno nella conservazione e nella diffusione del mito dell’Urbinate tra il ‘500 e il ‘900. Questo avviene attraverso 55 opere, appartenenti sia alla collezione che provenienti da importanti prestiti. A seguito delle norme anticovid la mostra è articolata in 4 sezioni.
L’evento è curato da Francesco Moschini, Valeria Rotili e Stefania Ventra è prorogata fino a venerdì 5 marzo 2021. La prenotazione è obbligatoria, con turni di ingresso di massimo 8 persone. Per prenotarsi inviare una mail a [email protected]. indicando nome e contatto telefonico

Accademia di San Luca e la mostra su Raffaello
La prima sala è dedicata alla pala raffigurante San Luca che dipinge la Vergine. L’opera tradizionalmente attribuita a Raffaello e assunta come immagine-simbolo dell’Accademia, qui esposta per la prima volta insieme alla copia eseguita da Antiveduto Gramatica nel 1623, è attualmente conservata sull’altare principale della chiesa dei Santi Luca e Martina.
La seconda sala è invece allestita con disegni e incisioni legati alla didattica e ai concorsi accademici tra Seicento e Ottocento. Questa sala si arricchisce inoltre di una selezione di oggetti che testimoniano altre forme di promozione del mito di Raffaello.

L’influenza di Raffaello nella storia dell’arte
La terza sezione è costruita attorno alla copia della Galatea di Raffaello realizzata da Pietro da Cortona nel 1624 e confluita nelle raccolte accademiche nel XIX secolo. Questa racconta la centralità delle opere legate al nome dell’Urbinate nella storia degli allestimenti. Un altro protagonista della mostra è senza dubbio il “Putto reggifestone” attribuito a Raffaello come oggetto di copia da parte di pittori dilettanti e professionisti.
La quarta offre una galleria di opere dei grandi maestri dell’Accademia per mettere in evidenza come l’esempio del grande pittore fu assimilato e rielaborato. L’arte di Raffaello ha segnato in modo indelebile la storia dell’arte a Roma giungendo fino anche al ‘900. Di questo si ha testimonianza attraverso l’autoritratto di Achille Funi che conclude la mostra.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina (Accademia di San Luca, Mostra Raffaello) photo credit: artemagazine.it