Gli aeratori sono sistemi da installare nelle scuole, negli uffici pubblici, sui mezzi di trasporto, in qualsiasi luogo di lavoro e di svago. Possono essere utilizzare anche le risorse fornite dal Pnrr e le tecnologie disponibili, ma l’elemento fondamentale è un piano coordinato a livello nazionale.
Si agli aeratori contro il Covid, ma senza eliminare la mascherina
I romani, pur potendo togliere la mascherina, preferiscono tenerla. È indice di prudenza, di intelligenza e magari anche di un certo individualismo diffidente, scettico e insofferente alle regole. Ciò suona strano proprio perché le regole, anziché stringersi, si stanno allentando. Se si considera la collettività, continuare a prendere precauzioni individuali non può che essere un valore aggiunto e positivo.
Il Covid non è scomparso e i contagi continuano, nonostante i vaccini. Cosa più importante non si sa quanto durerà. Non basta essere prudenti nella dimensione individuale e volontaria. Le precauzioni più radicali e durature devono essere adottate a livello strutturale. Ad esempio, la diffusione di sistemi avanzati di aerazione capaci di contrastare il Covid, le sue varianti e altre possibili epidemie.
In attesa del cambiamento
Sistemi di aerazione devono essere presenti in ogni luogo di lavoro e di svago, sfruttando le risorse fornite dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e tenendo in considerazione le tecnologie disponibili. Non si sa se effettivamente si sta muovendo qualcosa. Sicuramente sono in corso incoraggianti esperienze in alcune città, ma tutto ciò solo a livello locale. È auspicabile cominciare a farle conoscere e a diffonderle ovunque, per trovare soluzioni stabili e nazionali a un problema ormai pressante.
Ylenia Iris
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