Da lunedì 26 luglio, non aprirà la discarica di Albano, contrariamente a quanto annunciato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi nei giorni precedenti. Nella giornata di lunedì sarebbero infatti dovuti essere conferiti i primi rifiuti da Roma ad Albano. Un piano che però sembra vada rivisto, secondo quanto comunicato in una lettera dalla società proprietaria dell’impianto. La società ha infatti informato la prima cittadina dell’impossibilità operativa dell’area.
Nella lettera, scritta dalla società proprietaria dell’impianto e indirizzata alla sindaca Virginia Raggi, si legge: “Rappresentiamo che la compagnia assicurativa non ha ancora effettuato la formale voltura ad Ecoambiente S.r.l. della polizza fidejussoria. attualmente attiva per la gestione operativa della discarica sita in Via Ardeatina. Pertanto non sarà garantito il servizio di conferimento previsto per lunedì“. Si tratta di un impedimento burocratico che rallenterà sicuramente il piano, senza tra l’altro specificare una data di sblocco, ma con tempi non particolarmente lunghi.
Le proteste contro la riapertura della discarica
La lettera arriva nel giorno in cui partono le proteste ufficiali contro la decisione di Virginia Raggi di riaprire, con un’ordinanza, l‘invaso di Roncigliano.
E’ stato infatti annunciato, nella giornata di oggi sabato 24, un presidio in piazza San Pietro. Domani invece, domenica 25, si terrà alle ore 21 una fiaccolata ad Albano.
“Entro 500 metri dalla discarica di Albano vivono 500 persone e dai 150 questionari somministrati alle famiglie residenti. Vicino alla discarica la mortalità per tumori è superiore del 300% rispetto alla media regionale” ha ricordato il Partito Comunista del comune castellano.
Discarica Albano: contro la scelta della Raggi
Si contesta non solo l’ordinanza della Raggi che deroga l’autorizzazione legata al tmb ma anche la ratifica firmata dal presidente Zingaretti, nella giornata di venerdì 16 luglio. Sono questi due atti che hanno infatti permesso di riaprire il VII invaso di Ronciglione, chiuso dal 2016 a seguito di un incendio al TMB collegato.
Contro la scelta della Raggi si scaglia anche il senatore e segretario del PD Lazio, Bruno Astorre: “Secondo la Raggi ogni giorno Albano dovrebbe ricevere fino a 1100 tonnellate di rifiuti della Capitale. Questo vuol dire che transiteranno sulla strada che porta al Comune in Provincia di Roma circa 100 camion tra andata e ritorno. Possibile nessuno si renda conto della follia di questa scelta?”.
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Valentina Cuffaro