E’ stata confermata oggi in appello la condanna a sei anni di reclusione per l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno coinvolto in uno dei processi di “Mafia Capitale”. dell’inchiesta sul Mondo di mezzo. L’ex sindaco è stato accusato di corruzione e finanziamento illecito. Il procuratore generale Pietro Catalani aveva chiesto una riduzione della condanna, chiedendo di riconoscergli solo il reato di corruzione, riducendo la condanna a tre anni.
Secondo l’accusa Gianni Alemanno, che era presente in aula, ha “piegato la sua funzione” agli interessi di Salvatore Buzzi, l’ex “ras” delle cooperative, e dell’ex Nar Massimo Carminati, in cambio di quasi 300 mila euro. Denaro che sarebbe stato dato in un arco temporale che va dal 2012 al 2014.
L’ex sindaco Gianni Alemanno ha commentato questa nuova condanna sottolineando quanto egli fosse sconcertato. Spiega così, infatti, la sua posizione “Questa sentenza di appello pur di condannarmi smentisce una decisione della Cassazione secondo cui i miei coimputati sono stati riconosciuti colpevoli di traffico di influenze. A questo punto io sono “un corrotto senza corruttore”. Evidentemente mi sono corrotto da solo. Proclamo la mia innocenza come ho fatto dal primo giorno. Faremo ricorso in Cassazione. Sono sconcertato“.