Un gol per rinsaldare il suo specialissimo rapporto con il popolo biancoceleste. Una rete segnata sotto Curva Nord, in faccia a quei tifosi così simili a lui che, in campo, è già diventato un tassello imprescindibile per compagni di squadra e tecnico. Alessio Romagnoli si è preso ufficialmente la sua Lazio timbrando il cartellino (il 2-0 per l’esattezza) nella sfida interna conto lo Spezia, poi demolito con un largo poker. Il centrale difensivo 27enne è uno dei calciatori più utilizzati da Maurizio Sarri che lo ha mandato in campo in nove partite stagionali (sette in Serie A e due in Europa League) affidandosi alla grande esperienza dell’ex capitano del Milan che, senza tradire le attese, si è preso sulle spalle la retroguardia capitolina. Il gol (e che gol) ha celebrato ufficialmente un matrimonio destinato a essere duraturo e all’insegna dell’amore: i tifosi laziali hanno il loro condottiero, nato e cresciuto sotto al segno dell’aquila. E forse era anche l’ora.
Le parole di un emozionato Alessio Romagnoli a fine partita

“La maglia del gol? L’ho tenuta, è la maglia più importante che ho – ha detto Alessio Romagnoli ai microfoni di Dazn dopo la rotonda vittoria contro lo Spezia in Serie A –. L’ho cambiata tra primo e secondo tempo per poter dare la seconda ai tifosi, che anche oggi erano tantissimi. Oggi è stata una grande prova da parte di tutti, ce la godiamo. Lavoriamo ogni giorno per fare meglio, i miglioramenti si vedono, ma il campionato è lungo e non sarà facile qualificarci in Europa. Adesso intanto ci divertiamo. Segnare? Mi piace segnare ,ma ne faccio pochi, devo impegnarmi per farne di più. Scudetto? Credo che sia ancora presto per parlare di quelle posizioni, dobbiamo fare il nostro e arrivare tra le prime quattro e poi si vedrà“.
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