“Allergici alla sanificazione” sembra essere la scusa più frequente utilizzata dagli autisti dell’Atac di Roma per assentarsi dalle ore di lavoro. I dipendenti, con scioperi e manifestazioni, hanno già dimostrato il proprio dissenso circa le condizioni di lavoro in cui versano e al pericolo a cui sono sottoposti. Le dichiarazioni di Giovanni Mottura
“Abbiamo già avviato tutti i controlli” afferma Mottura, amministratore unico Atac circa la scusa usata dagli autisti di Roma
Scappare dalle ore di lavoro per non rischiare di prendere il Covid. Questa sembra la motivazione che spingerebbe numerosi autisti e dipendenti dell’Atac, ad assentarsi dai turni con scuse bizzarre come l’allergia alle sanificazioni.
Giovanni Mottura, amministratore unico dell’Atac e commercialista romano, si ritrova da giugno 2020 alla municipalizzata dei trasporti della Capitale. In un’intervista a Il Messaggero, ha affermato che sono circa una ventina le richieste di inidoneità nell’ultimo periodo.
“Su questa vicenda abbiamo già avviato tutti i controlli del caso. Saremo inflessibili. L’allergia va dimostrata, ci saranno visite mediche, abbiamo investito del problema il servizio di medicina del lavoro, al quale abbiamo dato copia delle schede dei prodotti che utilizziamo a bordo. Per carità se c’è un problema di salute è giusto che sia valutato, ma appunto questo problema deve esistere. Nelle richieste di inidoneità che stiamo esaminando sono riportate le giustificazioni più disparate: l’allergia alle sanificazioni, c’è chi lamenta di essere troppo stressato, altri parlano di mal di schiena talmente gravi da non poter guidare…“- afferma Mottura.
I dipendenti Atac, come tutti gli autisti italiani, hanno prestato il proprio servizio anche durante la pandemia e il lockdown generalizzato del 2020. Senza mai fermarsi si sono prestati alla presenza, anche in condizioni pericolose per la propria salute – “E’ doveroso riconoscere l’impegno straordinario della larghissima maggioranza dei lavoratori di Atac, oltre 10mila persone che hanno sempre garantito i servizi durante tutta la pandemia, un momento drammatico a cui abbiamo risposto al massimo delle nostre capacità. A tutti magari piacerebbe lavorare in smart working, ma Atac certo non può farlo. Dall’altro lato, affronteremo queste decine di presunte “inidoneità” col massimo rigore. Chi ha lamentato di essere allergico alle sanificazioni, come prevede la legge e gli accordi sindacali, è stato messo in aspettativa, con una riduzione della retribuzione. E i controlli andranno avanti».
In merito alla riapertura delle scuole al 75% e al 100% i bus si stanno attrezzando con la scaglionatura degli orari per chi usufruisce del servizio, per garantire più corse nell’arco di una giornata.
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