Tardano le elezioni amministrative di Roma 2021. Da una prima ipotesi in primavera, pare che slitteranno a fine estate: spiegata l’apparente calma nel contrapporre un candidato alla Raggi
Del nuovo candidato Sindaco a Roma non se ne parla ancora. Le elezioni amministrative comunali potrebbero slittare a fine estate
Tra le file dell’opposizione tutto tace e le elezioni amministrative a Roma slittano alla fine dell’estate del prossimo anno. Pare, infatti, che l’ipotesi giri da settimane tra i partiti che le elezioni verrebbero rimandate di 3-4 mesi a causa del Covid-19.
Ciò spiegherebbe l’immotivato silenzio tra le file dell’opposizione a Virginia Raggi. “C’è tempo…” sembra essere lo slogan più diffusosi recentemente tra gli esponenti della dem. Persino Calenda parla della possibilità di slittamento delle elezioni.
In un’intervista a Romatoday ha infatti affermato: “Credo che Zingaretti speri nel posticipo delle elezioni per candidare Sassoli, in accordo con i Cinque Stelle”.
Anche dal Governo arriva la voce che la tornata elettorale sarà spostata a metà settembre per evitare difficoltà e criticità alla situazione emergenziale che l’Italia sta vivendo.
A quanto pare si replicherà nel Lazio quanto accaduto nelle ultime elezioni in Campania, Puglia, Toscana, Liguria, Marche, Veneto e Valle D’Aosta: “Con la pandemia ancora in corso, con lo spettro di un inverno comunque difficile nonostante gli annunciati vaccini, verrebbe meno la possibilità di un dibattito e di una campagna elettorale libera dalle paure e con la possibilità di fare regolari comizi”.
Anche l’opposizione prevede tale slittamento e addirittura c’è chi sostiene che in tempi come questi della pandemia, un candidato che esce oggi arriverebbe ad agosto “consumato”, come ha affermato un consigliere regionale di centrodestra in risposta a quanto affermato da Giorgia Meloni: “Sarebbe un ottimo sindaco, non so se un ottimo candidato“, in merito all’ex capo della Protezione Civile.