Lo scorso Giugno sono stati arrestati a Roma sei degli anarchici accusati degli attentati contro la caserma di San Giovanni e dell’incendio delle auto car sharing. Trovata la loro base operativa in un centro sociale di Roma.
L’attentato del 2017, rivendicato dalla Federazione Anarchica Informale, fu causato da un ordigno artigianale contenente 1,6 kg di esplosivo. Questo provocò ingenti danni alla Stazione dei carabinieri di Roma San Giovanni, in via Britannia 37.
Nel 2019 invece, avevano provocato l’incendio di alcune vetture, tra cui quattro veicoli Eni-Enjoy. L’incendio era stato rivendicato sul web in solidarietà a tutti gli anarchici detenuti e con l’obiettivo di colpire l’azienda multinazionale Eni, accusata di devastare la Terra.
Il gruppo anarchico terroristico aveva la base in un centro sociale occupato di Roma, “Il Bencivenga occupato“.
Il Giudice per le indagini preliminari (Gip) di Roma ha disposto il giudizio immediato su richiesta del pm Francesco Dall’Olio. Sono state confermate le misure cautelari per i membri della cellula anarco-insurrezionalista. Erano stati arrestati dai carabinieri dell’organo investigativo del Ros, durante l’operazione ‘Bialystok’, coordinata dall’antiterrorismo della Procura di Roma.