È iniziata ieri 12 maggio e si protrarrà fino al 25 luglio 2021 la seconda edizione di “Back to Nature” tra il Parco dei Daini e Piazza di Siena, con un prolungamento nelle sale del Museo Bilotti. La mostra ad ingresso gratuito è a cura di Costantino D’Orazio, e presenta una serie di installazioni pensate per essere esposte all’aperto progettate per l’occasione da artisti di rilievo internazionale. Una nuova forma d’arte contemporanea che si intreccia con la natura.
Un dialogo che costantemente richiama alla leggerezza, alla trasparenza, in un armonico susseguirsi di movimenti. Ed ecco gli elementi d’acciaio di Loris Cecchini, la finestra che fa da filtro tra l’immaginario e la realtà di Leandro Erlich. Si passa poi a la tensione alla libertà del migrante di Pietro Ruffo, che emerge dallo specchio d’acqua della Fontana del Sileno e va verso una nuova vita. Ancora un inno alla liberta con le sbarre che risuonano al vento, a suggerire un’idea di volo finalmente possibile. Questa è invece l’installazione di Marzia Migliora realizzata in collaborazione con le detenute del carcere di Rebibbia.
“Back to Nature” a giugno a piazza di Siena

Dalla prima edizione di “Back to Nature” giungono i quattro alberi avvolti dal lavoro a maglia dell’Accademia di Aracne. Dal Capodanno di Roma torna invece rinnovato il progetto digitale di Tomás Saraceno, un affascinante concerto elaborato attraverso la campionatura dei suoni dell’universo. A metà giugno, piazza di Siena ospiterà il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto. 100 panchine prodotte grazie al coinvolgimento di altrettanti donatori saranno disposte sul prato della piazza. Espressione dell’artista come simbolo di una nuova dimensione sociale. Un rapporto tra gli uomini, le donne e la natura per costruire un futuro possibile.
“Le opere sono leggere e trasparenti, proprio per poter dialogare con l’ambiente circostante, senza imporsi, e sono state pensate appositamente per il parco dei Daini. Tutto è accomunato da un’idea di movimento verso l’alto, come per tornare a respirare e uscire fuori dall’apnea in cui siamo stati in questi mesi“. Queste le parole del curatore Costantino D’Orazio.
Nelle sale del Museo Bilotti

Nelle sale del Museo Carlo Bilotti si propone una selezione che abbraccia un ampio arco temporale dai primi decenni del XX secolo fino ai nostri giorni. Opere selezionate che provengono tutte dalle collezioni capitoline, compresi i prestiti di UniCredit S.p.a, regolati da un comodato di lunga scadenza. Il percorso contempla opere a parete tra le quali un paesaggio orientale di Isabella Ducrot, la rappresentazione dell’infinito di Maria Lai. Seguono le visioni cosmiche di Giulio Turcato e Alberto Di Fabio, la veduta del Parco dei Daini a Villa Borghese di Alessandra Giovannoni.
A queste si alternano opere tridimensionali, come le installazioni degli artisti Ana Rewakowicz, Renato Mambor, Piero Fogliati, Ines Fontenla. Una piccola sezione di video d’artista, individuati in collaborazione con il CRDAV (Centro Ricerche Documentazione Arti Visive della Sovrintendenza) e comprendente opere di Elisa Sighicelli, Goldiechiari e Silvia Stucky. Questa è dedicata in particolar modo all’acqua, considerato tema fondamentale per le sorti del pianeta.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina (“Back to Nature”) photo credit: artemagazine.it