“Il Lazio finirà a breve in zona gialla? Non si può escludere. Se a Natale invece sarà in fascia rossa? No, non credo proprio”. Secondo Bartoletti il rischio di trovarsi nuovamente in zona gialla c’è.
Bartoletti e la situazione pandemica del Lazio
In un intervista il vice segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) Pier Luigi Bartoletti, esprime il suo pensiero riguardo la situazione pandemica del Lazio.
“Vero, i contagi stanno aumentando ma a me non piace essere catastrofista. A differenza di quello che sta accadendo in Germania dove cominciano a esserci problemi in ospedale, o in Olanda dove si sta pensando a un nuovo lockdown, qui stiamo raccogliendo i frutti di quello che abbiamo fatto”.
Si riferisce al vaccino, grazie al quale abbiamo avuto un calo di ricoveri e di decessi ed al coinvolgimento di medici di medicina generale. Importanti per l’aumento della capacità di diagnosi che diventerà un elemento chiave, soprattutto nei mesi tra dicembre e febbraio con l’arrivo dell’ influenza stagionale.
Continua descrivendo l’organizzazione sviluppata in questi periodi dai medici di base per tenere al sicuro i loro pazienti da possibili contagi. “I medici di medicina generale, che non hanno mai chiuso neanche in lockdown e hanno continuato sempre ad assistere i loro pazienti, ormai sono organizzati e ricevono chi ha sintomatologia dubbia in orari diversi. Poi se prima si procedeva direttamente con la visita e l’auscultazione dei polmoni oggi il passo preliminare è tampone e saturimetro, poi tutto il resto”.
Conclude affermando che molti pazienti ormai vanno dal medico di base con la paura di aver contratto il covid confondendolo con i sintomi dell’influenza. “La maggior parte viene per questa ragione. Poi se al test risulta negativo e capiamo che si tratta di pazienti che non si sono vaccinati a volte, dopo un’occhiataccia magari riusciamo anche a convincerli ad immunizzarsi”.
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