L’immobile al civico 13 di Via della Caffarella, occupato dagli ambientalisti del gruppo Laboratoria ecologista autogestita Berta Caceres, è stato sgomberato questa mattina dai Carabinieri. Villa Greco, che stata affidata per la vendita al fondo Invimit Sgr Spa, era infatti stata occupata lo scorso 6 marzo.
Sgomberata l’occupazione “Berta Caceres”
Oggi su delega della Procura della Repubblica di Roma, i Militari hanno dato esecuzione al sequestro del locale in Via della Caffarella. Lo stabile è stato sgomberato e, al termine delle operazioni, l’immobile verrà riconsegnato agli aventi diritto.
La villa liberata è costituita da seminterrato, piano terra e primo piano, due dependance e un’ampia area di pertinenza. È stata edificata negli anni ‘50 ed è stata trasferita alla Regione Lazio dalla famiglia cui apparteneva. Dal 2017 è stata ceduta a Invimit, società di gestione del risparmio del Mef, per venderlo all’asta a 3 milioni di euro.
Quando l’occupazione ebbe inizio, i militanti scrivevano: «Nasce oggi un nuovo fronte di lotta antifascista contro la violenza dell’eterocispatriarcato e del capitalismo. Uno spazio di socialità che vuole promuovere pratiche di lotta ecologista collettiva. Nasce in un edificio pubblico, condannato dalla Regione Lazio alla vendita a beneficio del profitto privato e così lo libera dalla gogna di un’asta, lo tutela con la massima cura dello spazio e del contesto in cui si inserisce. Berta Caceres nasce in un parco, La Caffarella, che una lunga storia di lotte sociali ha difeso dall’avidità della speculazione edilizia.»
Seguici su Metropolitan Magazine