Ripercorrere, cercando di far sempre più luce, sulla tragedia occorsa a Velletri nei pressi della struttura “La fattoria di Mamma Cocca”. Una bimba, Lavinia Monteboeve, è stata investita nel parcheggio dell’asilo la mattina del 7 agosto 2018. La piccola, all’epoca di appena 16 mesi, ha riportato ferite talmente gravi da ridurla in uno stato vegetativo irreversibile. Chiara Colonnelli, la donna che ha travolta la bambina, ha confermato che al momento del tragico incidente la piccola gattonava da sola nel parcheggio.
Bimba investita nel parcheggio dell’asilo, parla una delle imputate: “Non mi ero accorta, poi sono scesa e ho urlato per chiamare soccorsi”

Ecco le parole di Chiara Colonnelli, la donna che ha investito la piccola Lavinia nel parcheggio dell’asilo che ospitava la ragazzina, durante il processo. La testimonianza di una delle imputate ha inchiodato alle sue responsabilità, ancor di più, l’assenza della maestra Rocca:
“Non ho visto nessuno mentre mi avvicinavo al parcheggio dell’asilo. Sono entrata con l’auto toccando la siepe, ho fatto il giro intorno all’albero per mettermi in posizione di uscita. Una volta fermata la macchina ho visto che nei pressi del cancello c’era un fagotto rosa in terra. Mi sono avvicinata e ho riconosciuto la piccola, non ho visto nessuno mentre mi avvicinavo al parcheggio dell’asilo. Sono entrata con l’auto toccando la siepe, ho fatto il giro intorno all’albero per mettermi in posizione di uscita. Una volta fermata la macchina ho visto che nei pressi del cancello c’era un fagotto rosa in terra. Mi sono avvicinata e ho riconosciuto la piccola. In un primo momento ho capito che l’avevo investita, anche se poi ho avuto dei dubbi. Non si muoveva, Non c’era nessuno. Ho urlato chiamando la maestra Rocca all’interno dell’asilo e poi siamo corse al pronto soccorso“.
“Il malore della maestra? Me lo aspettavo in cuor mio tanto quanto sapevo che l’investitrice avrebbe parlato raccontando ciò che aveva da dire sul quel maledetto giorno – ha detto la mamma di Lavinia, Lara Liotta, commentando l’assenza di Rocca –. Il vero malessere resterà sempre e soltanto quello di mia figlia“.
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