Le Forze dell’Ordine sono intervenute, chiudendo gli studenti all’interno del cortile. Tutti i presenti, tra cui anche minori, sono stati denunciati. Questa mattina, a Pietralata, studenti medi e universitari hanno organizzato un blitz alla scuola di via Achille Tedeschi.
La scuola, chiusa dal 2014, diventerà presto un commissariato: questo il motivo dell’occupazione. A muovere la protesta sono l’Opposizione studentesca alternativa (Osa), la rete giovanile Noi Restiamo e la Rete popolare tiburtina, formata da attivisti e residenti del quartiere.
I manifestanti hanno esposto uno striscione che recita “Quali sono le priorità della pandemia? Chiediamo scuola ci date polizia”.
E’ stato il Comune di Roma a decidere di trasformare la scuola in un commissariato, “per garantire maggiore sicurezza in quel territorio, mentre la parte restante continuerà a ospitare gli studenti”, spiega la sindaca Virginia Raggi.
Motivo della protesta è anche l’ assenza di servizi. Dalla Rete popolare Tiburtina, Cristina spiega che “In questo territorio soffriamo di cronica assenza di servizi di ogni genere, a partire da quelli abitativi. Per ogni necessità siamo costretti a spostarci verso il centro. Ma al posto di pensare a queste carenze, decidono di portare un commissariato”.
La protesta
Intorno alle 10.30, si sono presentati sul posto tre blindati della polizia e una trentina di agenti in tenuta antisommossa. Il cortile dell’edificio è stato chiuso e tutti i presenti sono stati identificati e costretti a rimanere all’interno del cortile. Sul posto anche un bus della polizia, probabilmente per portare i presenti in commissariato. I manifestanti si sono dunque seduti a terra, mentre intanto, all’esterno, la solidarietà si è fatta forte.
Dopo due ore dall’inizio della protesta, intorno alle 13.30, i manifestanti sono stati denunciati. Un totale di 18 persone, tra cui 8 minori. Per alcuni di loro, si sono presentati anche i genitori. Gli studenti hanno spiegato le ragioni a RomaToday di questa loro azione: “La pandemia da Covid-19 ha infatti solamente acuito la grave situazione di disagio di cui già precedentemente gli abitanti e i giovani delle periferie soffrivano: mancanza di spazi di aggregazione e socialità, scuole che cadono a pezzi, classi pollaio, insufficienza di alloggi popolari e studentati pubblici, assenza di servizi pubblici essenziali e grave carenza di occupazione. Dinanzi a queste importanti criticità la risposta delle diverse amministrazioni che si sono succedute, sia a marchio 5 Stelle che targate PD, è stata di matrice comune: chiusura di scuole e spazi aggregativi, sgomberi, sfratti, criminalizzazione e abbandono delle periferie, incremento della presenza di forze dell’ordine e di controllo sociale sui quartieri. La nostra idea di sicurezza non si attua con polizia e manganelli ma passa per più spazi scolastici sicuri ed adeguati, più incentivi all’occupazione, più alloggi popolari per chi ne ha bisogno, più servizi per tutti”.
Foto di copertina: romatoday.it
Valentina Cuffaro