Bollette Tari, scoppia il caos sui pagamenti a pochi giorni dalla scadenza

Confusione rabbia, incomprensione: questi sono i sentimenti provati dai cittadini della città di Roma. In vista dell’imminente scadenza delle bollette Tari (tassa sui rifiuti) sono ancora poco chiare le procedure da seguire per effettuare i pagamenti e le attese in coda sono snervanti. I sindacati hanno chiesto al Comune di Roma una proroga dei termini per l’effettuazione dei pagamenti.

Bollette Tari: scadenza imminente

I dipendenti di Ama hanno subito talvolta anche aggressioni da parte dei cittadini indignati che si riversavano negli uffici per saldare i pagamenti delle bollette per la Tari. Infatti, il 30 settembre è in scadenza la tassa sui rifiuti, ma sono ancora troppe le persone che attendono di effettuare il saldo. I pagamenti sono salatissimi (qualcuno addirittura a 3 zeri) e arrivano a meno di 15 giorni dalla scadenza. Le rateizzazioni, inoltre, non avvengono più in automatico. Ad Ama non si accede senza il previo appuntamento, a causa della normativa anti contagio, e questa limitazione aggrava ancora di più la situazione.

“Gli utenti assaltano gli uffici, sfogando la propria aggressività sui lavoratori quando capiscono di non poter accedere allo sportello senza appuntamento”, hanno denunciato i sindacati Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel Ama. “Da giorni ad esempio la sede Ama di Via Ostilia è uno scenario di guerriglia e i lavoratori chiedono l’intervento delle forze dell’ordine“.

Rispetto all’anno precedente, infine, sono cambiate anche le procedure per effettuare i pagamenti: “Con il passaggio di competenze gli avvisi di riscossione per il recupero del pregresso non arrivano più a 90 giorni dalla scadenza”, ha denunciato Alessandro Russo di Fp Cgil Roma e Lazio.

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