Uso improprio di un mezzo cittadino o segno di rispetto nei confronti dei familiari della vittima? Il corteo dedicato all’autista della Roma Tpl defunto a causa del Covid-19 non è passato inosservato. L’azienda di trasporti non risponde alle sollecitazioni e l’amministrazione sostiene di prendere provvedimenti, come riporta il Corriere della Sera.
“Prendere i dovuti provvedimenti” è l’incipit dell’assessore ai Trasporti della Capitale in merito al corteo funebre realizzato con un bus di Roma Tpl
I funerali e poi il corteo con un autobus della Roma Tpl. A parlare al Corriere della Sera è W. E., cognato dell’autista M. G., morto a causa del Covid: “Era la vettura che usava più spesso. E’ stato un omaggio a una grande persona che ha vissuto un vero e proprio calvario“. L’omaggio si è svolto martedì mattina intorno alle 11:30, nel quartiere Primavalle alla chiesa di Santa Maria della Presentazione in via Torrevecchia.
Un video realizzato da alcuni passanti ha documentato il corteo che vedeva protagonista il bus di Roma Tpl con sul display una frase in omaggio del defunto “Ciao bello mio, riposa in pace”. Secondo le dichiarazioni raccolte dal Corriere Roma, numerose sono le persone che hanno speso parole dolci e amorevoli nei confronti dell’autista defunto. Il cognato ha, infatti, spiegato che la motivazione che ha spinto gli intimi a realizzare questo corteo è quella di organizzare una processione che potesse essere visibile e mostrare vicinanza anche ai genitori della vittima di Covid-19, ancora in isolamento nella propria abitazione.
Il corteo ha generato non poche critiche visto l’uso improprio di un mezzo cittadino per fini privati. Molti residenti hanno espresso il loro apprezzamento verso tale uso che ritengono un gesto di rispetto nei confronti della famiglia.
Ad esprimersi in merito anche Pietro Calabrese, assessore ai Trasporti pubblici che ha affermato: “Ovviamente un mezzo di trasporto pubblico non può essere usato per fini privati. Per questo motivo abbiamo chiesto all’azienda Roma Tpl di verificare quanto accaduto e prendere i dovuti provvedimenti”.
Serafina Di Lascio
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