Cadavere nel Tevere: è Alessio Zangrilli, il pugile scomparso il 10 ottobre

Alessio Zangrilli, il pugile scomparso da Alatri lo scorso 10 ottobre, è l’uomo ritrovato stamani senza vita nel Tevere, all’altezza di Ponte Milvio. Dai primi accertamenti sembra che fosse in acqua da almeno una settimana. Sul corpo non sarebbero stati trovati segni evidenti di violenza. Alcune settimane fa la mamma del ragazzo si era rivolta anche a “Chi l’ha visto?” per lanciare un appello sulla scomparsa del figlio. 35 anni, “Zangra” com’era chiamato dagli amici stava attraversando un momento difficile per stessa ammissione della madre, che in tv aveva confermato come l’uomo non riuscisse a trovare lavoro dopo aver perso l’unica sua entrata a causa del Covid. Per lui si era mobilitato anche il campione di pugilato Clemente Russo con un appello.

Il macabro rinvenimento poco dopo le 8:00 di giovedì 4 novembre quando un passante ha segnalato un cadavere galleggiare nel fiume all’altezza di Ponte Milvio. Trascinato dalla corrente del Tevere verso la zona dello stadio Olimpico sul posto sono quindi intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco e gli agenti di polizia con i pompieri che sono poi riusciti a raggiungere il corpo ed a recuperarlo sotto il Ponte Duca d’Aosta.

Portato a riva e richiesto l’intervento del medico legale, nelle tasche degli abiti che indossava il giovane sono stati trovati i documenti che hanno consentito di identificarlo. Comunicato il tragico rinvenimento alla madre del 35enne, la donna ha poi riconosciuto il corpo del figlio. 

Senza evidenti segni di violenza sul corpo, la salma del pugile è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto l’autopsia. Sul caso indagano gli agenti di polizia che, in attesa degli esiti dell’esame autoptico, al momento non escludono nessuna ipotesi investigativa.

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