Calciomercato Roma, parla Pinto: “Vogliamo fare bene, Zaniolo? Dico…”

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Al termine della sessione di calciomercato invernale, terminata lunedì 31 gennaio alle ore 20, si possono tracciare dei bilanci sull’operato della Roma. Sono due gli acquisti, entrambi di rilievo: Sergio Oliveira e Ainsley Maitland-Niles. Quattro le cessioni: Borja Mayoral, Villar, Calafiori e Reynolds. A spiegare i propri movimenti e a fare il bilancio della sessione ci ha pensato in prima persona proprio il DS Tiago Pinto, che ha organizzato una conferenza stampa apposita. Tanti gli spunti e i passaggi interessanti, che riportiamo di seguito.

Calciomercato Roma, tutte le parole di Tiago Pinto in conferenza stampa

Come ormai di consueto, al termine della sessione di calciomercato il DS Tiago Pinto ha organizzato una conferenza stampa per spiegare i movimenti della società, le trattative e le idee che hanno guidato il calciomercato giallorosso.

Sin dalle prime domande è stato chiesto al DS della Roma di dare i propri voti ai movimenti di mercato e di raccontare qualche retroscena. Pinto si è tenuto alla larga da ciò, sottolineando che “Io faccio il mio lavoro e lascio questo a voi”, e che “Il mercato è pieno di retroscena ma ho sempre paura di parlare di queste cose. Ci saranno un giorno delle storie da raccontare.”.

Il portoghese rimarca più volte il modo di lavorare suo e della società, mettendo in luce il progetto alla base della Roma e la programmazione che ha permesso ai giallorossi di muoversi in maniera repentina e soddisfacente. “Una delle cose più belle di questo progetto è il modo allineato in cui lavoriamo. Il nostro allenatore è un direttore d’orchestra. Il nostro lavoro è unire la parte finanziaria, strategica e calcistica.” Prosegue sul tema della programmazione dei movimenti: “Tutti voi sapete che il mercato di gennaio è molto particolare: noi cerchiamo di capire cosa manca alla squadra per poi provare a portare in città quello che serve. A novembre con il mister abbiamo deciso i profili e i ruoli da prendere. Dopo abbiamo fatto un lavoro veloce.”.

Calciomercato Roma, gli affari in entrata

Oltre ad aver chiuso per l’arrivo di due calciatori importanti, in quanto “Credo che in tutte le finestre di mercato l’obiettivo sia far diventare la squadra più equilibrata. Con il mercato che abbiamo fatto siamo riusciti a portare due ragazzi che hanno avuto un impatto con la squadra.”, c’è da sottolineare l’effettiva rapidità della società nell’andare a completare queste trattative. Sia Maitland-Niles che Sergio Oliveira erano a disposizione del tecnico Josè Mourinho già dalla prima metà di gennaio: “Siamo stati veloci e pratici a capire cosa dovevamo prendere e a che condizioni, e abbiamo fatto tutto velocemente.” Tutto questo segnala, come spiegato da Pinto, una grande programmazione antecedente all’apertura della finestra di calciomercato. È raro, soprattutto a gennaio, trovare una società che si muova con così largo anticipo ed efficienza.

Tiago Pinto nega le trattative per la grande quantità di centrocampisti a cui è stata accostata la Roma. Il mercato per lui dopo l’arrivo di Oliveira poteva riservare ancora delle sorprese, ma era sostanzialmente chiuso. “Qualcuno di voi ha iniziato a fare nomi: addirittura Joao Moutinho che era uno scherzo sui social diventato notizia. Vi lamentate che noi da dentro non parliamo. Tutti i nomi fatti non hanno avuto riscontri su una trattativa. I nomi fatti sono stati tutti bugie, anche Kamara.”. Su Zakaria, avvicinato ai giallorossi e passato invece alla Juventus, si esprime così: “Quando cerchi di prendere un giocatore ci sono tanti fattori: il calciatore, il contratto, tante cose. Era un giocatore che il nostro scouting seguiva.”.

Gli affari in uscita

“Bisogna fare scelte per migliorare, al di là di chi si vende. Vogliamo rendere la Roma una squadra vincente, la prossima finestra di mercato sarà in questa ottica, al di là di chi compriamo o vendiamo.” È chiaro il pensiero del DS riguardo le cessioni, sia quelle avvenute che le future. L’obiettivo, a prescindere da tutto, è rinforzare la Roma e renderla vincente. Continua in questo senso: “Gli obiettivi sono stati centrati. Se i giocatori non giocano gli obiettivi per l’uscita sono 3. Si deve rendere la squadra più compatta, trovare un percorso giusto per chi va via, e avere un guadagno economico. Abbiamo fatto alcune uscite, altre non sono arrivate: sono genericamente soddisfatto.”.

Importanti le parole di su Amadou Diawara. Per molti la mancata partenza del guineano ha portato ad un blocco del calciomercato in entrata della Roma. Il DS giallorosso, però, la pensa diversamente: Diawara non ha bloccato nulla. Il calcio a volte è come il matrimonio, le cose si fanno se tutte le parti lo vogliono. Non è vero che il terzo acquisto non è avvenuto perché Diawara non è partito.”.

Capitolo rinnovi e l’algoritmo di Pinto

Una delle questioni più spinose in casa Roma è sicuramente il rinnovo di Nicolò Zaniolo. Il talento azzurro vedrà il suo contratto scadere nel giugno 2024, e sono rumorose le sirene di mercato che lo vedono già lontano dalla Capitale. Pinto preferisce glissare sull’argomento rinnovi: “Questo è il momento di tutti noi dobbiamo aiutare il mister per i risultati e migliorare il nostro lavoro. Con il tempo parleremo, ma adesso non è il momento di parlare di mercato e rinnovi.”. Prima i risultati in campo, poi si penserà ai contratti.

Ogni porta è aperta, e si sa, le vie del calciomercato sono infinite. Per questo, con grande onestà, quando a Pinto viene chiesto se Zaniolo sarà un calciatore giallorosso il prossimo anno, il portoghese ha risposto con grande franchezza: “Non posso garantire la sua permanenza, né io né nessuno.”.

Una domanda tocca l’argomento dell’algoritmo, uno dei metodi per studiare i calciatori da parte di Tiago Pinto, valutato positivamente anche da Josè Mourinho. Si tratta di una ricerca di dati, analisi e informazioni in grado di offrire un quadro più definito sul profilo di un giocatore. Ma da solo ovviamente non basta. “Non capisco dove sia nata la storia dell’algoritmo. Nel calcio c’è il rischio grande di prendere un giocatore sbagliato. Cerchiamo informazioni su tante cose, per ridurre il rischio al minimo. Ma mai abbiamo preso un giocatore per l’algoritmo. Noi dobbiamo avere il maggior numero di informazioni possibile per fare la stessa giusta. L’algoritmo non ti dice prendi questo o quello, ma non possiamo dimenticare che i dati sono importanti, anche per il lavoro di Mourinho.

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Credit Photo: Instagram @laromaminutoperminuto

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