Canzoniere, in scena a Roma dal 3 al 4 dicembre all’Auditorium Parco della Musica. Da Pierpaolo Capovilla a Andrea Liberovici, da David Riondino a Lello Voce, e con un omaggio ad Andrea Zanzotto, una panoramica sulle migliori espressioni italiane di spoken music.
Canzoniere, dal 3 Dicembre è in scena la poesia
Torna sul palcoscenico il dialogo della poesia con la musica con il Canzoniere; promossa da Squilibri in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e con il contributo del Fondo INPS-PSMSAD. Presenta così all’Auditorium Parco della Musica di Roma alcune delle più significative espressioni di un movimento; spoken music o spoken word che nel mondo ha conquistato piazze, teatri e persino stadi, con un seguito straordinario di pubblico.
Si inizia con il Canzoniere , il 3 dicembre, alle 21, con l’omaggio del collettivo Mezzopalco agli artisti che hanno guidato la ricerca e la produzione di poesia orale; da Gil-Scot Heron a Patrizia Vicinelli, da Eschilo a Demetrio Stratos, in un viaggio che travalica epoche e generi. A seguire il trio beneventano Osso Sacro che recupera e rielabora le narrazioni orali e sonore del territorio sannita, intrecciandole a reminiscenze classiche. In seguito, il poeta Nicolas Cunial che proporrà una selezione dei suoi ultimi brani poetici. E, ancora, gli altarini fonici e gli ultrasuoni tellurici di Gaia Ginevra Giorgi e Demetrio Cecchitelli in un racconto sonoro sull’impossibilità di museificare i ricordi.
Infine, in chiusura, le “interiezioni” di Pierpaolo Capovilla, voce del gruppo rock Il Teatro degli Orrori. e di Paki Zennaro, compositore sperimentale e storico collaboratore di Carolyn Carlson. La serata sarà condotta da David Riondino, autore di grande versatilità e Lello Voce, l’iniziatore in Italia dello slam poetry e direttore artistico di questa rassegna oltre che dell’omonima collana della Squilibri.
4 Dicembre, gli eventi in dettaglio
Il 4 dicembre il Canzoniere prosegue con una proposta articolata attorno a due spettacoli. Il primo, Acoustic postcards Venice, una breve raccolta di cartoline acustiche dell’artista e compositore veneziano Andrea Liberovici; fondatore con Edoardo Sanguineti del Teatro del suono. Secondo Liberovici Venezia non è una città ma un gigantesco strumento musicale in quanto il suo aspetto acustico, prodotto dall’edificazione su palafitte, funge da cassa armonica, producendo risonanze. . Alle cartoline acustiche Liberovici aggiunge, per questa occasione, dei piccoli scritti. Con lui sul palco l’artista sonoro Riccardo Sellan.
Si prosegue con Interpretare Zanzotto – Gli Sguardi i Fatti e Senhal, uno spettacolo nato nell’ambito delle celebrazioni ufficiali per il centenario della nascita di Zanzotto. L’iniziativa parte dal Comune di Pieve di Soligo, città natale del poeta, e ideato e curato da Lello Voce. A misurarsi con il poemetto quattro tra le migliori poetesse italiane, Sara Ventroni, Marthia Carrozzo, Eugenia Galli e Monica Matticoli, affiancate da quattro musicisti d’eccezione; Alessandro D’Alessandro, Frank Nemola, Lorenzo Dal Pan e Miro Sassolini. Immerse nelle videoscenografie di Gianluca Abbate, e con la consulenza letteraria di Stefano Dal Bianco, ognuna di loro ha tagliato e ricucito il testo, lo ha ribaltato, tradito e tradotto nel presente, facendosi rapsoda e cercando nelle parole di Zanzotto l’eco e le radici delle proprie.