Nel quartiere, attivate tre nuove postazioni mobili per la rimozione dei cassonetti.
Via i cassonetti dal rione Monti
Sono in totale cinquantasei i cassonetti rimasti su via Cavour. La rimozione avverrà in concomitanza con la maratona in programma per domenica 27 marzo. Ci sarà l’estensione del porta a porta e l’attivazione di tre nuove postazioni di conferimento. Saranno monitorate da operatori Ama, e potranno essere utilizzate (dalle 7 alle 19, festivi esclusi) da chi non ha spazio per i bidoncini negli spazi presenti nei palazzi.
Dove si trovano?
Nello specifico si troveranno in via del Colosseo, ai civici 67/70, via dei Quattro Cantoni al civico 76, e in via Giovanni Lanza, angolo via in Selci. Resteranno attive quelle, già presenti, di via Leonina, via Panisperna, via dei Serpenti (civici 127/131), piazza degli Zingari. Se filerà liscio, l’estensione del test riguarderà altri quartieri e rioni del I municipio.
Le parole di Marin in relazione ai cassonetti
L’assessore all’Ambiente del I municipio Stefano Marin afferma:”Via Cavour è solo l’inizio il primo di una serie di iniziative che mi auguro faranno del nostro territorio un punto di riferimento della città”. Aggiunge: “Un fattore meno importante, ma anch’esso da non sottovalutare, questa operazione ci permette, togliendo più di 50 cassonetti dalla strada, di recuperare più o meno altrettanti posti auto”. A Monti, il porta a porta già esiste e ha interessato fino a oggi buona parte della zona. Dal prossimo lunedì spariranno gli ultimi secchioni su via Cavour. La motivazione è una: impedire a ristoratori e negozianti di eludere il porta a porta, gettando i rifiuti nei cassoni su strada destinati ai residenti.
La questione delle utenze non domestiche
Una questione importante è quella della raccolta dedicata alle utenze non domestiche (und). Essa ha visto all’opera la giunta Gualtieri dall’inizio della nuova consiliatura. Per negozianti e ristoratori c’è un modello di raccolta . Si basa sui passaggi quotidiani degli operatori Ama in orario serale, alle 20 per i negozi, alle 24 per pub e ristoranti. La fase due consiste nell’eliminare il problema alla radice, quindi togliendo i cassonetti là dove possibile.
Rispetto all’era Raggi, c’è una nuova rotta
Il servizio per le und con la Raggi era un appalto di Ama, da 150 milioni di euro, affidato ai privati, che, però, non è mai entrato a regime. Nell’appalto c’erano mappature errate delle utenze, giri di raccolta non sufficienti, lavoratori privati che hanno rischiato licenziamento a causa delle ditte che non pagate in tempo. Per questo motivo il Comune ha fatto marcia indietro. Alla scadenza del bando, ad aprile 2020, la maggior parte dei lotti sono tornati tra le competenze di Ama, costretta per mancanza di risorse interne, a eliminare il porta a porta e tornare ai cassonetti.
Ylenia Iris
Seguici su metropolitanmagazineit