La cucciolata del 2019 è rimasta a Castel di Guido. Di alcuni cuccioli si sono perse le tracce. Intanto si avvistano, di tanto in tanto, altri lupi adulti.
L’oasi di Castel di Guido,è ormai abitata da un branco di lupi, formato da Aurelia e dall’ibrido Nerone. Rispetto al 2019 il numero di esemplari è rimasto lo stesso, ma la zona è sempre più meta di “pellegrinaggi” da parte di individui adulti.
Il branco di Castel di Guido e il monitoraggio
La Lipu è l’associazione che gestisce l’oasi, la quale è parte della Riserva Naturale del Litorale. Il monitoraggio effettuato dall’associazione e affidato alle videotrappole disseminate nella riserva, non hanno questa volta portato all’individuazione di nuovi esemplari.
L’oasi Lipu di Castel di Guido racconta “Nel 2017 abbiamo rilevato la formazione di un nucleo riproduttivo, e nei due anni successivi abbiamo registrato l’avvicendamento di 3 maschi riproduttivi differenti e la nascita di tre cucciolate”. Di questi esemplari alcuni sono stati trovati privi di vita per cause naturali, altri invece investiti dalle auto che in realtà, in quella zona, non potrebbero neppure circolare. Nel 2019, un lupo è stato invece ucciso dai pallettoni di un fucile. Altri invece, hanno semplicemente abbandonato il loro branco per seguire altre piste.
I cuccioli scomparsi
Alcuni cuccioli, racconta l’associazione Lipu, sembrano essere spariti: “Nel corso del monitoraggio intensivo estivo e autunnale, finalizzato a rilevare la riproduzione e la presenza della nuova cucciolata siamo riusciti ad accertare l’avvenuta riproduzione, grazie ad alcune immagini da videotrappola di Giugno 2020, che ritraevano Aurelia in evidente stato di lattazione, con mammelle gonfie e tirate. Ma da quelle immagini non abbiamo più rilevato altri segni di presenza della cucciolata”. Sembrerebbe dunque che il branco abbia perso la propria cucciolata prima del periodo estivo.
Valentina Cuffaro