Denunciate sette persone ma i Carabinieri ritengono che i complici possano essere un centinaio.
Tra novembre e dicembre 2020 sono state almeno 30 le truffe informatiche in tutta Italia, per un totale di circa 40.000 euro di guadagni illeciti. Sono state denunciate sette persone tra i 19 e i 51 anni, residenti a Velletri, Ciampino, Genzano e Castel Gandolfo. L’indagine è stata condotta dai Carabinieri di San Polo, in provincia di Reggio Emilia.
Truffe online: ecco come avvenivano
La modalità era sempre la stessa: i truffatori contattavano le vittime che avevano pubblicato annunci di vendita sul sito www.subito.it. Si dimostravano interessati all’acquisto e disponibili a pagare subito, ma solo con conti bancari. Dopo aver eseguito le operazioni, guidate passo passo dai truffatori, le vittime anziché vedere accreditate le somme richieste, si vedevano sottratti ingenti somme di denaro.
L’indagine è partita grazie alla segnalazione di un cittadino residente a Canossa (provincia di Reggio Emilia) che ha denunciato di aver subito una truffa online nella vendita di un’auto. I Carabinieri sono risaliti all’autore del reato, un 26enne di Velletri, e poi ai suoi complici.
Truffe online: parte dei soldi reimpiegati in un ristorante romano
In meno di un mese sono state registrate oltre trenta truffe per circa 40.000 euro. Parte dei soldi della truffa venivano reinvestiti in un ristorante romano che, nonostante il lockdown, fatturava decine di migliaia di euro con pranzi e cene fittizie.
Le persone denunciate sono state accusate a vario titolo, in particolare: di concorso in truffa aggravata, riciclaggio e indebito utilizzo di carta elettroniche. I Carabinieri però, ritengono ci siano altri complici, probabilmente un centinaio, e su questo stanno ancora indagando.
Valentina Cuffaro