Cattedre vuote nel Lazio. Sono circa un migliaio le cattedre vacanti negli istituti della Regione, secondo le stime del segretario regionale Pantuso. L’Associazione nazionale presidi conferma l’impossibilità di garantire l’orario pieno in tantissime scuole. A mancare principalmente insegnanti di sostegno e professori di matematica
Cattedre vuote nel Lazio, “impossibile garantire l’orario pieno in molti istituti”
Cattedre vuote nel Lazio. “Le scuole con l’organico incompleto sono tantissime” afferma il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Mario Rusconi. Sono un migliaio, secondo le stime del segretario regionale Saverio Pantuso. “Ai posti vacanti in organico si sono aggiunti quelli che mancano di fatto” aggiunge. Solo a Latina, sarebbero da coprire almeno trecento posti. All’Ic di via Maffi a Primavalle sono quattro gli insegnanti di sostegno mancanti, mentre al Pacinotti Archimede le cattedre vacanti sono una decina. In zona Cassia, al De Sanctis, mancano dodici insegnanti e all’Ic Martin Luther King ne aspettano quindici di sostegno e uno di educazione fisica. Una situazione disastrosa per il sistema scolastico della Regione. Ancora:16 i prof mai arrivati nell’Ic in via Cornelia 73. All’Ic Regina Elena, vicino a piazza Fiume, le cattedre vuote sono 14, alla Francesca Morvillo (Borghesiana) si attendono 29 insegnanti. “Freud dovrebbe andare al ministero e lavorare sul principio di realtà” dice caustico un preside.
Cattedre vuote nel Lazio: mancano insegnanti di sostegno e professori di matematica
In tilt moltissime scuole della Regione, che si trovano davanti a cattedre vuote. I grandi assenti sono soprattutto gli insegnanti di sostegno e i professori di matematica. “Il concorso Stem A28 si è bloccato dopo la prova scritta, perché non si trovano i docenti per istituire le sottocommissioni e procedere con gli orali” spiega Alessandro Tatarella della Flc Cgil. Abilitare nuovi commissari è impossibile, dunque “è un cane che si morde la coda” continua Tatarella. Nel frattempo, tantissimi “precari storici” sono rimasti fuori dalle classi. “Ho sempre lavorato con le supplenze annuali. Quest’anno invece non sono stata chiamata”. A parlare è Nunzia Fossa, che racconta di essere nella graduatoria ad esaurimento dal 2002. L’insegnante è stata “saltata” dal nuovo sistema informatico utilizzato dal ministero dell’istruzione. Così come Mariangela Zema, da sempre maestra d’asilo, che si è vista conferire una cattedra da insegnante di sostegno seppur non abilitata, oppure Ludovica Lupattelli, specializzata nel sostegno, che però non è mai stata chiamata.
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