Cesare Cremonini bissa l’apertura dell’”Indoor tour” con un nuovo appuntamento al Palazzo dello sport di Roma.
La storica venue capitolina registra un secondo sold out per l’artista bolognese (previsto anche nelle successive date del tour) ed aspetta impaziente l’arrivo intonando il suo nome e cantando scaldando la voce per lo show. Poco dopo le 21:15 l’atmosfera cambia quando appare Davide Rossi con il suo violino che aprono lo show prima dell’arrivo di Cesare, che si presenta con La ragazza del futuro, tra fuochi ed un’esplosione di coriandoli ballando su una pedana rotavate con la quale raggiunge in un abbraccio il pubblico capitolino. Un impatto devastante quello del ciclone Cremonini, che si propaga nota dopo nota in un viaggio nella sua musica a cavallo tra due decenni : il ritratto dei genitori in Padremadre passando per l’intensa Il Comico, la superballad La nuova stella di Broadway e Chimica nell’ ultimissimo album.
Cesare Cremonini, Indoor Tour 2022 al Palazzo dello sport di Roma

Brani che segnano le multiformi anime dell’artista bolognese che passa contrade disinvoltura attraverso una setlist ben costruita negli step dello show, accompagnato da un megaled e le suggestive luci parte integrante e portante del live: “Questo concerto porta alla memoria tanti ricordi facendo una piccola magia ritornando a quando eravamo più fragili” si apre dopo queste parole una parentesi sul passato, imbracciando la chitarra acustica per Qualcosa di grande, iniziata in solo e poi proseguita con l’aiuto della band. Con una giacca rossa scintillante ritorna nel recente futuro per la dolcissima Moonwalk e rapisce i presenti per una luna che circumnaviga gli spalti. Mentre tutti siamo con gli occhi in alto ad osservare la bianca sfera muoversi durante la performance di Cesare, è il piano a farla da padrone regalando momenti intensi dove emergono Vorrei (un piacevole fuori scaletta dedicato al pubblico di Roma) e Sei e ventisei, un piccolo diamante nella discografia del nostro.
Si cambia registro con una nuova trasformazione dell’artista nelle vesti del performer facendo ballare ogni centimetro quadrato del palazzo dello sport con Logico, Mondo e Greygoose. Ci sono citazioni come quella del tema di Amarcord che apre e che si ripete fondendosi ad Una come te per un nuovo momento che vede il pubblico ancora una volta protagonista di un duetto con Cremonini. Per Chiamala felicità tutto si colora di blu ed entrano in gioco i delfini (come la precedente luna) che navigando nell’aria del gigantesco acquario ricreato sfiorano Cesare, impegnato in uno dei momenti più intensi dello show, prima di mandare in fiamme il piano su Ciao fino ad arrivare al momento di Stella di mare ed il riuscitissimo duetto virtuale con Lucio Dalla che continua a coinvolgere ed emozionare sin dallo scorso tour degli stadi. Per il gran finale, Poetica, Nessuno vuole essere Robin ed Un Giorno Migliore sono presenze immancabili che hanno sancito e consolidato la penna di Cremonini, tra i capisaldi della produzione elevandolo nell’Olimpo dei grandi.
Le immagini sono a cura di © Emanuela Vertolli
Seguici su Google News










