A Roma, come in tutte le città d’Italia, chiudono i Disney Store. La catena di negozi si avvia ad abbassare le serrande dei 14 punti vendita dalla Sicilia alla Lombardia. I dipendenti non si arrendono e il 29 maggio si riuniscono in un sit-in in segno di protesta.
Sabato 29 programmato il sit in dei dipendenti dei Disney Store di Roma: chiude anche lo store di via del Corso
La catena internazionale di negozi Disney Store lascia l’Italia e centinaia di dipendenti senza lavoro. Su tutto il territorio nazionale, infatti, si contano ben 14 punti vendita di cui tre situati nella città di Roma. Nello specifico si tratta dei Disney Store di Porta di Roma, Roma Est e il famoso store in centro, a via del Corso. Dinanzi alla saracinesca di quest’ultimo, sabato 29 maggio, 51 dipendenti coinvolti dalla dismissione, hanno intenzione di scioperare con un sit-in per ribellarsi alla perdita di lavoro alla quale saranno sottoposti.
I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, durante l’Assemblea unitaria che ha stabilito sciopero e mobilitazione hanno dichiarato: “I lavoratori di Disney Store Italia non si arrendono alla dismissione dei negozi e chiedono soluzioni volte a preservare i livelli occupazionali. Una situazione certamente non facile, tenuto conto della dismissione dell’intero perimetro di vendita a fronte di un investimento aziendale orientato tutto sul canale e-commerce“.
Per il momento sono in attesa dell’autorizzazione da parte della Questura. Nel resto di Italia, gli altri dipendenti sciopereranno per ben 4 ore. La direzione societaria, in seguito alla ricezione della procedura di licenziamento collettivo, chiarirà i dettagli aprendo una fase di confronto sindacale: “Tenteremo di percorrere la strada della cessione delle licenze, di definire un accordo sull’incentivo all’esodo volontario e di attivare percorsi di politiche attive volte alla ricollocazione dei lavoratori. Una sfida epocale la crisi pandemica continuerà a produrre effetti nefasti per lungo tempo”– concludono le organizzazioni sindacali.
Serafina Di Lascio
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