La Città delle Arti Applicate, ecco cosa diventerà l’ex mattatoio del Testaccio dopo la pubblicazione del bando 2020. I 2mila metri quadrati di superficie verranno trasformati in una “factory di creatività, nel segno della tradizione e dell’innovazione” afferma l’amministrazione della zona. Si passerà da un progetto di valorizzazione e rigenerazione urbana ad una iniziativa che pone l’arte al centro dei piani futuri. La Città dell’Altra Economia smetterà la sua funzione di centro produttivo di Roma e lascerà il posto alla Città delle Arti per una valorizzazione a 360° delle tecniche artistiche.
L’obiettivo del Comune nella formulazione del bando
La formulazione del bando che porterà alla nascita della Città delle Arti nell’ex mattatoio Testaccio è stata presentata dal sindaco Virginia Raggi con parole di soddisfazione. “Riqualificare e dare una destinazione definitiva agli spazi dell’ex Città dell’Altra Economia era uno degli obiettivi che ci siamo dati fin dall’inizio del mandato”. Secondo la Raggi, il nuovo progetto rappresenta un passo decisivo per poter valorizzare il patrimonio e a trarne vantaggio sarà tutta la città.
La partecipazione al bando è prevista per le imprese riunite in contratti di rete, i consorzi di imprese e le società cooperative. L’inoltro delle domande dovrà avvenire tramite PEC entro e non oltre il 120esimo giorno a partire dalla data di pubblicazione del bando all’interno dell’Albo Pretorio on line di Roma Capitale. Una volta consegnato l’immobile, la durata della concessione sarà pari a sei anni ma sarà sempre possibile il rinnovo.
Ecco come sarà la Città delle Arti al testaccio
Il quadro che si può delineare per contornare l’immagine della Città delle Arti futura coinvolge tutti i 2.355 metri quadrati di spazio messi a bando. L’amministrazione suddivisa in quattro moduli ha come obiettivo l’installazione di uffici di consulenza per le startup e per la ricerca dei finanziamenti. Questi servizi affiancheranno le attività che saranno presenti nel territorio. Botteghe di artigiani, shop dei designer, un emittente radio per la promozione degli eventi nell’ex mattatoio sono alcune delle espressioni artistiche che valorizzeranno la Città delle Arti.
Saranno ospitati anche moduli dedicati all’artigianato 4.0, al coworking, alle lavorazione 3D, a voler sottolineare la ricerca dell’innovazione oltre alla tradizione. Gli insegnamenti di mestieri si alterneranno e prenderanno spunto sia dalle tecniche tradizionali che da tecniche più sperimentali. Questa condivisione permetterà a qualsiasi forma artistica di prendere vita e di donare alla Città delle Arti una identità che valorizzerà la città di Roma.
Il bando prevede, infine, la presenza di aree comuni e di spazi che resteranno a disposizione dell’amministrazione. Ci saranno una sala riunioni di 38 mq, una per i convegni di 115 mq circa e uno spazio espositivo di 140 mq.
Produzione, vendita e creatività saranno le parole d’ordine per chi desidera entrare a far parte della Città delle Arti Applicate. Artigiani e Startup hanno tra le mani una grande opportunità: portare la propria arte nel cuore di Roma.
Valentina Trogu
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