L’amministrazione comandata da Nicola Ottaviani, con la firma odierna, ha acquistato l’immobile già sede della filiale di Frosinone della Banca d’Italia, con la formula del “rent to buy” (una combinazione di un contratto di locazione ed acquisto), attraverso lo scomputo dei canoni annuali, corrisposti in acconto del prezzo. L’amministrazione ciociara è la prima in Italia ad adottare la tecnica finanziaria del “rent to buy” per una sede istituzionale: il Comune di Frosinone ha formalizzato l’acquisizione del palazzo della Banca d’Italia, sito nella parte alta della città.
L’ente di Piazza VI dicembre, che da oggi trasferirà la sede in Piazzale Vittorio Veneto, ha negoziato, nei mesi scorsi, con la banca condizioni ritenute favorevoli anche per un ente in riequilibrio finanziario: il debito dei decenni precedenti, infatti, ammonta a circa 50 milioni di euro.
Il Comune di Frosinone avrà una nuova “casa”: le parole di Ottaviani
Ecco le parole di Nicola Ottaviani, sindaco della città di Frosinone. Il primo cittadino è felice dell’acquisizione: “Si celebra oggi la rimarginazione di una ferita impressa al nostro territorio e alla nostra gente oltre 70 anni fa, quando l’11 settembre del 43 il bombardamento distrusse il palazzo comunale, insieme all’80 per cento di tutti gli immobili pubblici e privati presenti in città. La nostra comunità si è rimboccata le maniche e, pur senza beneficiare neppure di un euro di finanziamento pubblico, dallo Stato centrale o di altre forme di risarcimento, come avvenuto per altri comuni, ha centrato un obiettivo enorme di carattere identitario e culturale. Abbiamo nuovamente la nostra Casa del Popolo che corrisponde al nuovo palazzo comunale, situato nell’ex Banca d’Italia in piazza Vittorio Veneto, finalmente da oggi di proprietà di tutti“.
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