Il Consiglio dei Ministri ha approvato la manovra, proposta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che prevede lo scioglimento di due consigli comunali.
I comuni sciolti sono quello di Cosoleto, in provincia di Reggio Calabria, e di quello di Anzio, che rientra nella città metropolitana di Roma.
Piantedosi ha avanzato la proposta, poi approvata, in considerazione di accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata in quei comuni.
Negli enti di cui è stato disposto lo scioglimento la gestione sarà affidata a commissioni speciali, nominate appositamente, per i prossimi 18 mesi.
I comuni sciolti: le inchieste antimafia

La presenza di attività legate alla criminalità organizzata sui territori comunali oggetto dello scioglimento ha compromesso la l’imparzialità dell’amministrazione, nonché la sua libera determinazione.
Nello specifico, la presenza di infiltrazioni mafiose nei comuni del litorale romano era venuta fuori lo scorso febbraio, grazie ad un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia.
La Direzione era, infatti, riuscita a scoprire un fitto giro di appalti truccati e di pressioni esercitate da parte dei clan malavitosi sui politici della zona.
Anche il comune laziale di Nettuno, il cui scioglimento era stato disposto già lo scorso 30 giugno per mancata approvazione del rendiconto di gestione 2021, vedrà il proprio consiglio comunale sostituito da un’assemblea straordinaria.
Giulia Guglielmetti
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