Il Coronavirus a Roma inizia a spaventare. L’impennata dei casi registrata nella Capitale, come per il resto dell’Italia, ha prodotto il quasi esaurimento dei posti letto Covid del Hospital 2 Columbus. Rispetto al mese di agosto, infatti, sono aumentati gli accessi agli ospedali ed i primi freddi, annessi all’arrivo dell’influenza, hanno mandato per aria un equilibrio, labile, raggiunto dalle strutture sanitarie dopo la prima, devastante, ondata della malattia virale che, esplosa in Cina, si è riversata con forza in tutto il mondo colpendo, anche, il nostro Paese. La psicosi Covid-19, ed i nuovi casi accertati, hanno costretto la Regione Lazio ad assegnare al Columbus altri 20 posti letto per fronteggiare l’emergenza nata in questi ultimi giorni. Un campanella d’allarme che mette in agitazione tutta la “Città Eterna“.
Coronavirus Roma, le parole del direttore generale della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli
Ecco le dichiarazioni di Marco Elefanti, direttore generare della “Fondazione Policlinico Agostino Gemelli“, apparse sul quotidiano romano Il Messaggero: “Dopo la fase di massima intensità del numero di accessi da Pronto soccorso di pazienti Covid, fase molto aggressiva per il nostro territorio, c’è stato un progressivo e relativamente rapido decremento dei casi. Fino ad agosto i positivi in carico si contavano sulle dita di una mano nell’ultimo mese è stato un crescendo di positivi sintomatici. È innegabile che i numeri stanno aumentando, casi meno gravi ma sempre di polmoniti interstiziali si tratta. Ora siamo molto più strutturati, non c’è il clima di grossa preoccupazione dello scorso inverno ma questa evoluzione non piace a nessuno. Attualmente i ricoverati saranno una novantina, circa 10 in più rispetto ai posti letto dedicati, nelle Malattie infettive al Gemelli ne abbiamo altri“.
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