Il Coronavirus continua a creare grattacapi non indifferenti a tutta Europa, Italia compresa. Domani, molto probabilmente, il Governo nazionale presieduto da Giuseppe Conte ufficializzerà il nuovo Dpcm atto a contenere la curva epidemiologica. I contagiati, da diverse settimane, sono aumentati rispetto al periodo estivo e la pressione sugli ospedali sembra essere (quasi) insostenibile. La città di Roma, però, registra per il secondo giorno consecutivo un contagio sotto alle mille unità e, questi dati, potrebbero tirarla fuori da misure restrittive più forti. Nel Lazio, almeno per adesso, la provincia a maggior rischio è Viterbo che ieri ha registrato 233 positivi in più. Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, si è detto pronto ad affrontare la battaglia contro il Covid-19.
Coronavirus a Roma e nel Lazio: le parole di D’Amato
Il Coronavirus a Roma e nel Lazio continua a circolare come nel resto del Paese. Gli ultimi dati, soprattutto quelli in arrivo dalla Capitale, hanno fatto filtrare un timido raggio di sole rispetto alle ultime, difficili, settimane. Alessio D’Amato, intervistato da Sky TG24, si è detto pronto alle contromisure: “Scende il rapporto tra positivi e i tamponi (9%). Dopo una settimana scendiamo sotto i duemila casi a livello regionale e per il secondo giorno consecutivo sotto i mille a Roma. E’ ancora presto per capire la stabilità della curva. È vero, ci stiamo preparando alla battaglia di Roma. Anche se i dati nel Lazio stanno andando un po’ meglio, la curva è ancora in ascesa. La priorità resta quella di raffreddare la curva“.
Seimila posti Covid nel Lazio e centralità per il Policlinico Umberto I: “Il tasso di ospedalizzazione nel Lazio è stato fin da subito superiore alla media nazionale, e il tasso di letalità più basso. Serve un numero adeguato di letti. Ruolo importante all’Umberto I che grazie alla sua configurazione a padiglioni“.
ANDREA MARI
Seguici su Metropolitan Roma News
