La città di Roma e tutta la Regione Lazio più in generale sono finiti sotto alla lente d’ingrandimento del Governo e dell’amministrazioni locali. Il motivo è semplice e la fonte arriva, nuovamente, dall’emergenza epidemiologica che tutto il mondo sta affrontando più o meno bene: nel Lazio, infatti, cominciano a preoccupare i nuovi casi registrati di Coronavirus, la malattia virale esplosa in Cina. Sono 594 i positivi nelle ultime 24h su quasi 16mila tamponi effettuati. Numeri capaci di far risuonare il campanello d’allarme: previste nuove restrizioni?
Più controlli nella Capitale
Più controlli sul territorio di Roma Capitale. È questo il volere di Virginia Raggi, sindaco della “Città Eterna“, per cercare di contenere i nuovi contagi tentando di far rispettare tutte le regole atte a prevenirli. Sotto attenzione, ad esempio, i minimarket che vendono alcolici e non fanno rispettare le regole basilari. Chi verrà sorpreso in fallo, vedrà chiusa la sua attività. Tempi duri anche per chi non indosserà fuori casa la mascherina: è aumentato, infatti, lo spiegamento di forze, soprattutto per le vie del centro storico. Oggi, intanto, andrà in scena l’incontro tra il Prefetto di Roma e le categorie di esercenti, bar e ristoranti, a cui parteciperà anche la Sindaca. Sul tavolo, le nuove linee guida dopo l’ultimo Dpcm.
Coronavirus, D’Amato è stato chiaro, ma è caos tamponi dai privati
Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, si è espresso chiaramente sul momento attuale governato dal Coronavirus: “Se non si piega la curva nei prossimi giorni, saranno inevitabili ulteriori misure. I prossimi giorni saranno particolarmente difficili e dobbiamo mantenere il rigore nei comportamenti. Siamo la Regione che ne sta facendo di più in rapporto agli abitanti“.
Intanto, scatta un piccolo allarme sui tamponi dai privati: la Regione Lazio ha indicato ben 135 centri abilitati, ma in molti non sono ancora pronti per fronteggiare il compito assegnato.
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