Arrestati tre uomini. Un 25enne ha espulso 87 ovuli di eroina e altri due corrieri trasportavano 5100 pasticche di metanfetamina. Le restrizioni dovute al Coronavirus, non fermano di certo i corrieri della droga che continuano ad atterrare a Roma, all’ aeroporto di Fiumicino, dove arrivano sostanze stupefacenti dal Medio Oriente e dall’Asia. Nelle ultime ore sono stati scoperti due traffici diversi, che hanno visto l’arresto di tre uomini. Il primo caso è avvenuto mercoledì all’aeroporto Leonardo Da Vinci.
Corrieri droga: ingeriti 87 ovuli di eroina
Un 25enne pakistano, corriere della droga, è stato bloccato nei corridori dello scalo romano dopo essere atterrato con un volo proveniente dal Qatar. Il giovane è stato portato all’ospedale Grassi per accertamenti, è risultato che aveva precedentemente ingoiato degli ovuli contenenti eroina. Per ora sembrerebbe averne espulsi 87 per un peso complessivo di 870 grammi. Una volta ripresosi, il 25enne dovrà rispondere del reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Un altro caso: metanfetamine da Dacca
La seconda storia riguarda due cittadini del Bangladesh atterrati a Roma e provenienti da Dacca, arrestati con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. I due sono stati fermati dai Carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma bordo di un’auto, all’interno della quale sono state trovate oltre oltre 5.100 pasticche di metanfetamina di yaba, chiamata la droga della pazzia, per un peso superiore ai 550 grammi.
Successivamente agli arresti dei corrieri della droga, la Polizia ha effettuato una perquisizione presso il loro domicilio, dove sono state rinvenute altre 500 pasticche della stessa droga, con un peso di 50 grammi. Il valore della droga, con principio attivo del 15%, se immessa sul mercato, avrebbe portato un guadagno di circa 30mila euro. Si attende per i due il giudizio penale. Per ora, l’Autorità Giudiziaria ha confermato la custodia presso la Casa Circondariale di Latina.
Valentina Cuffaro
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