Si è concluso intorno alle 23 di ieri, giovedì 14 luglio, il trasporto di una bambina di 9 anni da Cagliari a Fiumicino, risultata positiva al COVID-19 e con una grave insufficienza respiratoria in corso.
Bambina trasportata d’urgenza da Cagliari a Fiumicino in gravi condizioni

La bambina, risultata positiva al COVID-19, rischiava la vita a causa di una grave insufficienza respiratoria che ha reso necessario il trasporto immediato da Cagliari a Fiumicino per il ricovero presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro, alle porte di Roma. Il trasferimento è avvenuto con un C-130J della 46esima Brigata Aerea di Pisa, il mezzo più adatto per l’imbarco e il trasporto di un’ambulanza all’interno della quale ha viaggiato la bambina. Al suo seguito, un genitore ed il personale medico che ha monitorato le condizioni della bambina per tutto il viaggio, durante il quale è stata assistita da dei macchinari nella respirazione. Il velivolo è decollato dall’aeroporto di Pisa per dirigersi verso quello di Elmas, a Cagliari, dove la bambina attendeva a bordo dell’ambulanza con cui è stata trasferita a Roma. Dopo l’atterraggio all’aeroporto di Fiumicino, l’ambulanza si è affrettata a raggiungere l’ospedale Bambino Gesù di Palidoro per permettere alla paziente di essere affidata alle cure del personale medico specializzato. Al momento, la bambina è ricoverata ancora in gravi condizioni e in prognosi riservata.
Nel frattempo, continuano ad aumentare i casi di persone positive al COVID-19 a Roma e in tutta la regione Lazio; con essi, tornano i problemi che hanno tormentato gli ospedali durante il periodo della pandemia, tra la mancanza di posti letto e del personale medico. Il problema più grave, adesso, sembra essere quello legato alla mancanza di ambulanze – bloccate fuori dagli ospedali ed utilizzate per la cura di pazienti non gravi o affetti da COVID-19 – e del rallentamento del servizio. A tal proposito il sindacato si è mosso per denunciare il fenomeno, proponendo un sistema alternativo di trasporti privati per collegare gli ospedali e le dimore dei pazienti.
Maria Claudia Merenda
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