Un medico di base, a Roma, è sotto accusa per falsità ideologica in relazione al Covid. Dichiarava il falso in atti e documenti informatici pubblici. In concorso con il medico di base altre 13 persone.
Il Covid a Roma e l’arresto per falsità ideologica
Il problema Covid a Roma, ha portato con sé l’arresto di un medico di base che falsificava i documenti sulle vaccinazioni. In questo modo i suoi pazienti ricevevano il green pass. Per l’accusa di falsità ideologica il medico di medicina generale è finito nei guai. Particolarmente rilevante è che, lunedì 14 marzo, il Nas dei Carabinieri di Roma ha disposto un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal Gip. La sanzione restrittiva è stata disposta nei riguardi di un medico. È indagato per il reato di falsità ideologica operato da pubblico ufficiale in atti e documenti informatici pubblici, in concorso con 13 persone.
Le vaccinazioni mai avvenute
Considerando l’ipotesi d’accusa, l’indagato preparava false certificazioni che attestavano vaccinazioni in realtà mai avvenute. Inseriva nel sistema informatico della Regione Lazio i dati falsi che hanno permesso a 13 pazienti di procurarsi i «Green Pass», ovviamente già sequestrati. Inoltre, gli investigatori del Nas, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno appurato che, alcuni soggetti falsamente vaccinati, nel giorno della falsa somministrazione erano a centinaia di chilometri da Roma.
Ylenia Iris
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