I contagi aumentano e, anche tra i medici e gli infermieri, i casi hanno ripreso a salire.
L’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Roma e provincia ha infatti comunicato che, al momento, le persone del personale sanitario positive al Covid sono 980.
Il presidente, Antonio Magi, fa presente: «Tutto sommato meno che nelle altre ondate. Peraltro la maggior parte, essendo vaccinata, è asintomatica. E con le nuove disposizioni, se ha ricevuto la terza dose non dovrà andare in quarantena».
Difficoltà nella copertura della rete ospedaliera
La positività degli operatori sanitari, ha come conseguenza un forte impatto circa la copertura della rete ospedaliera. Ne è un esempio l’ospedale San’Eugenio, dove è emerso un focolaio con 13 infermieri del pronto soccorso positivi al Covid. Per colmare le assenze degli operatori risultati positivi e, dunque, inattivi, sono stati spostati operatori dal reparto di chirurgia. A risentirne, di conseguenza, è il reparto di chirurgia, spiega il presidente Antonio Magi.
Policlino Umberto I: 120 positivi tra medici e infermieri
Francesco Pugliese, direttore del Dea dell’Umberto I, racconta: «Dal 23 dicembre, con un processo che segue l’aumento delle positività a livello nazionale, c’è stato un incremento anche tra i colleghi. Al momento tra medici e infermieri se ne contano 120, su un totale di 4.500 dipendenti. E si tratta solo di contagi esterni, quindi non avvenuti in corsia. Qualche criticità c’è stata per la copertura dei turni, anche per la coincidenza con il periodo di ferie, ma è stata risolta».
Il direttore del Dea dell’Umberto I spiega che nessuno ha sviluppato la malattia in forma grave e che, gli operatori, sono tutti vaccinati. Il direttore poi precisa: «Il 90% è asintomatico e il 10 paucisintomatico e abbiamo notato che nell’arco di 7-10 giorni, quindi prima rispetto al solito, tutti si sono negativizzati e sono quindi tornati al lavoro in ospedale».
Valentina Cuffaro
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