Covid, contagi in crescita: “Meglio essere prudenti”

I contagi e la pandemia da Covid-19, con il loro muoversi avanti e indietro avrebbero dovuto far capire alle persone che non esiste una fine, o quanto meno se esiste è sicuramente lontana.

Allerta per i contagi, ci vuole prudenza

Il drammaturgo Publilio Siro diceva che corre meno pericoli colui che, anche se è al sicuro, sta in guardia. L’epoca di riferimento è ante Cristo, quindi un mondo già pieno di difficoltà. Era chiaro che la prudenza avrebbe potuto mettere in salvo la vita. Questa certezza si è dimostrata un paio di millenni e vari esempi dopo, ma a quanto pare a numerosi abitanti dell’Urbe, ancora non è chiara. La pandemia da Covid-19, con il suo vile moto ondulatorio, dovrebbe aver insegnato alla popolazione che la parola fine è incerta e distante da poter essere pronunciata.

I contagi in crescita, non basta il vaccino

I dati rilevati in questi giorni, che riguardano il Lazio e Roma evidenziano una pole position poco gratificante per numero di contagi. È certo che i vaccini, da soli, e non effettuati a tutta la popolazione, non sono un riparo o protezione dal virus. La verità triste è che dopo due anni di clausura e chiusura, interrotti da qualche preludio di libertà, la voglia di riprendersi il tempo perso e la vita in mano, primeggia sulle regole della cautela. Questo è il classico caso in cui si salva dal contagio e vince la battaglia chi porta pazienza, chi è stratega nella guerra col virus intollerabile. I romani dovrebbero saperlo meglio di chiunque altro che abbassare la guardia è sinonimo di rischio e di minaccia: in passato i rudi barbari invasori, oggi il signorile virus camaleonte.

Ylenia Iris Seguici su metropolitanmagazineit

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