Il fiume di Roma ospita sul suo fondale una serie di relitti che dall’inondazione del 2008 ancora non sono stati rimossi. Solo ieri, infatti, l’imbarcazione Tiber I è finalmente riemersa dai fondali del Tevere. Sulle altre vi sono in corso interrogazioni consiliari
Il Tevere ospita ancora diversi relitti che inquinano e danneggiano i fondali del fiume della Capitale: rimossa Tiber I nella giornata di ieri
La grande piena del Tevere avvenuta nel dicembre del 2008 ha affondato una serie di imbarcazioni che ancora oggi giacciono nei fondali del fiume di Roma.
Nella giornata di ieri, la Tiber I è riemersa dalla acque dopo anni di giacenza, liberando il fiume delle sue 23 tonnellate e 17,5 metri di lunghezza, tra il ponte Umberto I e Ponte Sant’Angelo.
Il caso più famoso però è quello della Tiber II, comunemente conosciuta come il “Titanic” del Tevere. La motonave sosta stabilmente da oltre dieci anni sul lungotevere della Vittoria, all’altezza di Via Fagarè. Quest’ultima imbarcazione occupa la visuale di alcuni circoli sportivi di fronte ed è divenuta una dimora per alcuni cittadini con i propri amici a quattro zampe.
Cristiana Avenali, responsabile regionale dei contratti di Fiume, si è espressa in merito a quest’ultima imbarcazione, ricordando che la procedura per la rimozione è già in corso e che per la prossima estate dovrebbe essere completamente sgomberato quel tratto di Tevere dal suo “Titanic Tiber II”.
La presenza di tali relitti, come di altri la cui amministrazione ha avviato pratiche e procedure per le rimozioni, senza arrivare ancora a dei traguardi concreti, rappresenta una fonte di inquinamento per il fiume della Capitale italiana.
Serafina Di Lascio
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