Delocalizzare via Cola di Rienzo non è stata una mossa corretta. È quanto dichiara in una nota il presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito: “Trovo assolutamente inconcepibile la delocalizzazione delle attività commerciali su area pubblica da Via Cola di Rienzo a Via Fra Albenzio – commercialmente nettamente inferiore alla prima – disposta dall’assessore Coia, che peraltro esercita poteri sostitutivi a quelli del I municipio guidato dalla presidente Alfonsi del Partito Democratico“.
De Vito: “Mi auguro che l’Aula Giulio Cesare voglia esprimersi in merito a questa delicata situazione”
“Al netto del fatto che tutte le licenze erano state prorogate fino al prossimo ottobre qualche giorno fa con un intervento legislativo del Parlamento -circostanza che sembrerebbe ignorata dalla giunta – e tolto altresì che la giunta continua a disapplicare il Decreto Rilancio che prevede l’estensione fino al 2033, l’assessore al Commercio sembra dimenticare che le attività produttive della nostra città stanno attraversando una fase delicatissima, seppure di ripresa, e che in questo momento andrebbero sostenute e non colpite duramente“, ha proseguito il presidente.
“Pur consapevoli della necessità di favorire e promuovere il decoro delle attività commerciali su area pubblica, si ha l’impressione che la scelta di giunta e assessore sia frutto di un’inspiegabile pervicacia punitiva nei confronti di questo settore in cui lavorano 12.000 famiglie romane, a dispetto di altri settore commerciali che ricevono ben altri trattamenti. Mi auguro che l’Aula Giulio Cesare voglia esprimersi in merito a questa delicata situazione ma soprattutto mi auguro che la presidente Alfonsi e il PD, finora rimasti silenti, assumano una posizione decisa a difesa del commercio e delle attività del I municipio“, ha concluso.
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