Dopo gli attacchi in Francia e dopo quello di ieri sera a Vienna, a Roma aumentano le misure di sicurezza. Era già successo nel 2015, ma questa volta si aggiungono alle misure contro la diffusione del coronavirus. Si pensa già a rafforzare i controlli nelle zone chiave della Capitale per il turismo, nonostante i pochi turisti, ma anche zone che potrebbero essere obiettivi istituzionali, religiosi e politici.
Il Comitato nazionale per l’ordine per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, sta discutendo di queste nuove misure e le confermerà a breve.
Anni fa ci sono stati degli eventi che hanno legato l’Austria e la Capitale.
L’attacco simultaneo agli aeroporti di Roma e Vienna il 27 dicembre 1985 viene subito in mente. Gruppi armati di estremisti palestinesi, con bombe a meno e mitra, uccisero 16 persone a Fiumicino e 4 Schwechat.
Altro episodio questo 31 agosto su un volo Ryanair Vienna-Londra, dove un italiano e un cittadino del Kuwait vennero fermati per sospetto terrorismo. Successivamente furono rilasciati.
Al momento a Roma non ci sono situazioni di emergenza, ma in giornata verrà aumentata la vigilanza.