Uno dei più famosi (ed antichi) centri commerciali di Roma, ieri, si presentava in modo insolito nel primo giorno del week-end. Sabato e domenica, Cinecittà Due, come così i suoi simili, si popola di persone che, tra shopping e svago, passano mattinate o pomeriggi in un luogo capace di accorpare in sé negozi di ogni genere. L’effetto dell’ultimo Dpcm emanato dal Governo di Giuseppe Conte, però, ha riscritto le consuetudini: il centro commerciale, infatti, è apparso vuoto e spento.
L’ombra del Dpcm sullo “spettare” Cinecittà Due
Come tanti centri commerciali, anche Cinecittà Due acquisisce vita e colore dalle vetrine che costellano i suoi corridoi. Il nuovo Dpcm, però, ha “spento” la luce del “contenitore” di negozi divenuto, negli anni, punto di riferimento certo per gli abitanti dei popolosi quartieri di Cinecittà e Tuscolano. Le regole della zona gialla, atte a contenere insieme alle altre fasce la diffusione del Coronavirus sul territorio italiano, sono piuttosto chiare: nel week-end, i centri commerciali possono tenere aperte soltanto farmacie, parafarmacie, punti vendita di genere alimentare, tabaccherie ed edicole.
Questo week-end è il primo a vivere il regime del nuovo Dpcm che terminerà la sua egemonia nei primi giorni di dicembre. L’effetto è davvero particolare: negozi chiusi, paraventi che bloccano l’accesso nelle altre zone del centro commerciale, sedie sui tavoli, vetrine ed insegne spente, saracinesche abbassate ed un insolito, quasi sinistro, silenzio. Soltanto gli addobbi di Natale e l’alto albero, rimasto solo e sconsolato, tentano invano di mantenere una parvenza di normalità in un momento che di ordinario, purtroppo, possiede ben poco.
I negozi aperti, tra questi il grande Carrefour, appaiono piccoli lumicini nell’oblio di una chiusura generalizzata portata dal Coronavirus, la malattia virale che da quasi un anno spaventa il mondo intero. Ecco qualche scatto di un Cinecittà Due apparso malinconicamente “spettrale“:
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