Nuovo Dpcm per Natale: ecco cosa cambia a Roma e nel Lazio

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Nuovo Dpcm per le festività Natalizie e il contenimento della curva del contagio da Covid-19 in tutta Italia: ecco cosa cambierà anche nella città di Roma Capitale e nel resto del Lazio

Novità e lockdown generalizzato per le festività natalizie? Ecco come cosa cambierà a Roma e nel Lazio con il nuovo Dpcm

Quali siano le sorti dell’Italia nelle feste di Natale è ancora un dubbio che il Governo e le task force interessate non sanno risolvere. Per la città di Roma e nella Regione Lazio ci saranno ulteriori controlli e una linea maggiormente dura.

A comunicarlo è Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, ospite a Radio anch’io su Rai Radio 1 che afferma: “La cosa più probabile sarà quella di fare una chiusura molto consistente, tipo zona rossa, in alcuni giorni quali i prefestivi e i festivi di questa fase natalizia. Di conseguenza il 24, 25, 26, 27, 31 e poi 1, 2 e 3. In questo momento la riflessione è questa, entro oggi bisognerà decidere per dare certezze a tutti”.

La linea dura intrapresa dal Governo pare essere sottolineata anche da Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute e ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital: “Non abbiamo ancora deciso, ma si tratta di aspettare poche ore. Le misure vanno verso una restrizione ulteriore per mettere in sicurezza la vita delle persone e per consentire un ritorno a una relativa normalità. Il ministero della Salute ha proposto misure più severe che prevedono qualcosa che somiglia a una zona rossa”.

Le ipotesi presentate sul tavolo del Governo pare siano di un’Italia Zona rossa nei festivi e prefestivi o da un’unica zona arancione dal 24 al 6 gennaio. Sicuramente si immaginano controlli più serrati nelle grandi arterie dello shopping per questo weekend nel cuore della città di Roma.

I “rigoristi” propongono una zona rossa dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Otto giorni di totale chiusura per i negozi, ad eccezione di quelli che vendono beni di prima necessità. Di fatto si potrebbe uscire solo per attività motoria e nei pressi della propria abitazione e in forma individuale.

L’ipotesi più “morbida” è quella di una zona arancione che prevede l’Italia semi-chiusa dalla vigilia alla Befana oppure nei giorni prefestivi e festivi.

Gli spostamenti creeranno il primo forte impatto su Roma. All’interno delle zone rosse è vietato ad eccezione di riconosciute esigenze di salute, lavoro e necessità particolari. Nessun residente nel Lazio potrà varcare i confini regionale per raggiungere le seconde case, anche qualora queste fossero situate all’interno della regione stessa, ma in comuni diversi da quello di residenza.

Bar, ristoranti e negozi aperti dalle 5 del mattino alle 22 della sera, solo per l’asporto.

Le riunioni al chiuso, anche le più piccole, possono essere particolarmente rischiose per via di gruppi di persone, giovani e anziani, di famiglie diverse. Le riunioni dovrebbero essere tenute all’aperto, se possibile, e i partecipanti dovrebbero indossare mascherine e mantenere il distanziamento. Al chiuso è fondamentale limitare le dimensioni del gruppo e garantire una buona ventilazione per ridurre il rischio di esposizione“, raccomandano gli esperti dell’Oms Europa.

Serafina Di Lascio

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