Un grosso traffico di droga è stato portato alla luce grazie alle indagini degli investigatori del commissariato Fidene-Serpentara. Lo spaccio ha coinvolto anche operatori sanitari dell’ospedale San Giovanni.
Ben dodici persone sono state arrestate e altre due hanno l’obbligo di firma in commissariato. Tra i colpevoli, anche Marco Repechini, 62 anni, ex calciatore delle giovanili della Roma, e suo figlio Gianluca, ventiquattrenne.
Droga agli operatori sanitari del San Giovanni: la ricostruzione delle indagini

Lo spaccio di droga, in particolare cocaina, ad operatori sanitari del San Giovanni, sito in via dell’Amba Aradam, è stato registrato una prima volta il 6 marzo di quattro anni fa.
Gli accertamenti degli investigatori, come riporta Corriere, hanno dimostrato che la persona a cui era stata venduta la droga quel giorno sarebbe anche stata di turno in sala operatoria.
A gestire il tutto sarebbero stati proprio Repechini e il figlio, dalle case popolari dell’Ater al Tufello e da val Melania. I due avrebbero controllato lo spaccio e le consegne di cocaina e hashish in tutta Roma e anche ai Castelli.
Ad effettuare materialmente le consegne al San Giovanni, invece, sarebbe stato uno degli arrestati, Alessandro Marroni, di 56 anni.
Nel corso delle indagini, sempre secondo quanto riportato da Corriere, sarebbero state ricostruite almeno 85 consegne di droga, effettuate anche fuori dalla Capitale.
Secondo il gip Gaspare Sturzo, ad aggravare la posizione degli imputati è anche il fatto che abbiano continuato il commercio di stupefacenti pur sapendo che le indagini su di loro erano già attive.
Giulia Guglielmetti
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