Le ripercussioni dell’incendio del Tmb di Malagrotta sulla raccolta dei rifiuti nella città di Roma si fanno sempre più gravi: tra cassonetti stracolmi, spazzatura abbandonata sotto al sole e cattivi odori che si diffondono per le strade, sembra impossibile trovare una via alternativa. Per contrastare l’emergenza rifiuti, si propone l’apertura del Tmb di Guidonia.
Emergenza rifiuti: apertura del Tmb di Guidonia e riattivazione della discarica di Albano

Il problema dei rifiuti a Roma e nei dintorni è un qualcosa a cui i cittadini sembrano ormai aver fatto l’abitudine, ma che non per questo deve rientrare nella concezione di “normalità”. Quest’estate sembra, poi, particolarmente nefasta per un fenomeno che si è diffuso in maniera sistemica a partire dalla scorsa amministrazione capitolina. La situazione sembrerebbe esserci, con il termovalorizzatore tanto voluto dallo stesso primo cittadino Roberto Gualtieri, ma i no e gli ostacoli posti sul percorso verso la realizzazione del progetto sembrano renderne impossibile la creazione. Mentre il sindaco di Roma, accompagnato dall’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, si è recato a Parigi per rinnovare il gemellaggio con la città e visitare il termovalorizzatore della capitale francese, i vertici della municipalizzata cercano nuovi canali. Il neo presidente, Daniele Pace, ha difatti dichiarato che presenteranno un programma da sottoporre alla Commissione Capitolina Ambiente. Tra le ipotesi varate vi è la riattivazione della discarica di Albano e l’apertura del Tmb di Guidonia, con una capacità di trattamento di 200 mila tonnellate di rifiuti l’anno. Per quest’ultimo, tuttavia, i problemi non mancano: lo scorso 4 aprile il Tar aveva accolto il ricorso della società che fa capo al gruppo Cerroni per sbloccare l’accesso all’impianto, ma restano le difficoltà legate al manto dissestato che impedisce il passaggio dei mezzi pesanti; inoltre, vi è da considerare l’eventualità che alla Ambiente Guidonia SRL venga applicata l’interdittiva antimafia per la quale la società era stata già convocata dalla Prefettura.
Viene accantonata, invece, l’idea di portare gli scarti ad Aprilia a causa delle difficoltà logistiche riscontrate da Ama: il consigliere della lista Calenda, Francesco Carpano, ha infatti affermato che «è evidente che, in attesa del termovalorizzatore, mandare i camion dell’Ama ad Aprilia non possa essere una soluzione. Il Tmb di Guidonia potrebbe essere risolutivo ma, incredibilmente, la strada che porta all’impianto è inagibile a causa delle buche. Non c’è più tempo da perdere, Roma non merita questo degrado». Anche i sindacati fanno udire la propria voce. Il segretario regionale della CGIL, Natale di Cola, ricorda: «Purtroppo è successo quanto avevamo previsto subito dopo il rogo di Malagrotta. Avevamo detto che gli sbocchi sarebbero stati insufficienti… il rischio è che, se non verranno adottate altre misure straordinarie, bisognerà aspettare agosto per vedere qualche segnale di miglioramento, quando i romani saranno in vacanza».
Maria Claudia Merenda
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