Sui casi di epatite acuta, D’Amato afferma: “Stiamo costantemente monitorando la situazione”.
Epatite acuta e misteriosa nel Lazio
Si è verificato un altro caso sospetto di epatite acuta nel Lazio. Si tratta di un bambino di Roma. Nella Regione i casi totali ad Eziologia sconosciuta salgono a 3. A confermarlo è l’assessore alla sanità Alessio D’Amato: “Stiamo costantemente monitorando la situazione, non dobbiamo fare allarmismo ma mantenere un livello di attenzione alto”. È il terzo caso di epatite acuta nel Lazio, dopo il caso emerso lo scorso 23 aprile e quello della bimba di 8 mesi ricoverata al Bambino Gesù. Il centro di monitoraggio presente sul territorio già da qualche giorno è in allerta per segnalare possibili incrementi nella Regione.
Per ciò che concerne le condizioni del bambino è attualmente monitorato e ha le stesse caratteristiche e sintomi degli altri. Come nei casi precedenti, anche lui sta bene e non manifesta sintomatologie preoccupanti. È fortunatamente in buone condizioni di salute. Ogni forma di allarmismo è controproducente se si considerano i dati raccolti finora. Tuttavia, l’allerta è alta, in quanto è il secondo giorno consecutivo in cui si scopre un caso.
Vari casi di epatite
Ad oggi i casi di bambini colpiti da epatite acuta sconosciute sono stati segnalati in diverse zone. Sono stati riscontrati casi in Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Olanda, Romania, Spagna, in Svezia e in Israele. La maggior parte dei paesi riporta un numero di casi limitato. Fa eccezione il Regno Unito che, al 21 aprile 2022, aveva identificato oltre 100 bambini di età inferiore a 10 anni. Al di fuori dell’Europa, al 15 aprile, sono invece 9 casi di epatite acuta registrati. L’Ecdc afferma: “Al momento, nell’ultimo bollettino aggiornato al 23 aprile, non c’è una chiara correlazione tra i casi riportati. Nessun chiaro fattore di rischio epidemiologico è emerso tra i casi, così come nessuna associazione con i viaggi”.
Ylenia Iris
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