Quella di Expo 2030 rappresenta una possibilità straordinaria per Roma e per l’Italia: si parla di cinquanta miliardi di euro e 3-4 punti di Pil.
A ribadirlo ieri è stato l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del comitato promotore, nel corso della terza assemblea del Bie, Bureau International des Expositions, di Parigi.
All’assemblea era presente, con l’ambasciatore, la delegazione italiana guidata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha ribadito che l’unico modo per avere una possibilità per la città è quello di impegnarsi insieme al governo, verso un obiettivo e una direzione comuni.
Expo 2030 a Roma: le potenzialità della Capitale

Ad un anno esatto dal verdetto, che a novembre 2023 decreterà la città che ospiterà l’Expo 2030, l’architetto Matteo Gatto ha illustrato i dettagli del progetto “Persone e territori”, nucleo centrale della candidatura italiana.
Il progetto è stato presentato al Bie, mentre venivano proiettate le immagini del video realizzato da Studio Ratti. La protagonista del video, la giovanissima Elisa Pasquini, di dieci anni, rappresenta la generazione di giovani che compirà diciotto anni proprio nel 2030.
La testimonial scelta per l’occasione è Rebecca Bianchi, prima ballerina del teatro dell’Opera, che ha sottolineato l’importanza di Roma come centro artistico e culturale.
Gualtieri, poi, ha ricordato l’impatto che l’Expo potrebbe avere anche nell’ottica della riqualificazione dell’area di Tor Vergata.
Per quanto riguarda i competitor, la Corea del Sud punta sulla sostenibilità, nonchè sul contributo della famosissima band dei BTS. Poco convincente la presentazione di Riad, mentre per Odessa il presidente ucraino Zelensky ha ribadito la sua speranza che nel 2030 la città possa arrivare ad ospitare un Expo nel segno della pace.
Giulia Guglielmetti
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