Expo 2030: le sfide per portarlo a Roma

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Le possibilità che Expo 2030 possa essere ospitato a Roma si giocheranno tutte nel corso dei prossimi mesi. A novembre di quest’anno, infatti, verrà svelata la scelta definitiva.

Per fare le opportune valutazioni, da lunedì 23 a mercoledì 25 gennaio sarà presente in Capitale Dimitri Kerkentzes, segretario generale del Bureau International des Expositions. In questi tre giorni, il segretario generale incontrerà numerose istituzioni e imprese, oltre a compiere sopralluoghi nelle location pensate per ospitare l’evento.

Expo 2030 a Roma: una partita tutta da giocare

Roma Expo 2030. Fonte initalia.virgilio.it

Quella fatta questa settimana dal segretario non sarà l’unica visita di quest’anno, considerando il programma serrato dell’assemblea generale del Bie, che a novembre dovrà scegliere la sede definitiva di Expo 2030.
Kerkentzes, nel corso degli ultimi mesi, ha già visitato sia Riad, in Arabia Saudita, che Busan, in Corea, entrambe concorrenti di Roma nella corsa all’Expo.
Si tratta di una parita realmente aperta, considerando soprattutto il mutare degli eventi geopolitici, può essere a favore e a scapito di ciascun Paese.
Infatti, nel corso degli ultimi anni, i Paesi del Golfo Persico hanno ampiamente dimostrato di poter gestire eventi e risorse ingenti, con l’Expo di Dubai 2020 e i recenti mondiali in Quatar. Proprio questi ultimi, però, con l’apertura del Quatargate e le accuse di corruzione potrebbero mettere a rischio Riad
Per ciò che riguarda Busan, invece, il dubbio sta nel fatto che l’Oriente ospiterà già il prossimo Expo 2025, che si terrà ad Osaka, in Giappone.

Roma, a suo favore, ha il fascino immortale della storia e delle sue bellezze archeologiche. Al contempo, però, mostra tutte le contraddizioni di una città che fatica a stare al passo con la modernizzazione e con le sue sfide.
Il segretario del Bie, intanto, è ampiamente atteso in Capitale da una vasta schiera istituzionale, dal sindaco Roberto Gualtieri al presidente del Comitato promotore Roma Expo 2030 Giampiero Massolo. Tra le varie visite in programma ci sarebbe anche quella a Tor Vergata, la location proposta per i padiglioni della rassegna romana, il cui titolo sarebbe “Persone e territori: rigenerazione, inclusione e innovazione”.
A tal proposito, proprio la scorsa settimana la Conferenza dei rettori delle università italiane ha sottoscritto un documento a sostegno della candidatura. L’idea alla base è proprio quella di rigenerare l’area di Tor Vergata, a partire dello scheletro della Vela di Calatrava, rimasta incompiuta dal 2011.

Giulia Guglielmetti
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