È iniziata ieri mattina a Parigi, davanti al Bie, la campagna elettorale per sostenere la candidatura di Roma per l’Expo 2030. L’obiettivo è far preferire ai rappresentanti dei 170 Paesi Roma a Busan e Riad.
Expo 2030: il progetto di Roma tra business e democrazia

Ieri mattina a Parigi, davanti al Bie (Bureau International des Expositions), l’Ambasciatore Giampiero Massolo ha svelato i punti focali della campagna elettorale per sostenere la candidatura di Roma per l’Expo 2030. L’obiettivo è far preferire ai rappresentanti dei 170 Paesi la capitale italiana alla sudcoreana Busan, alla saudita Riad e all’ucraina Odessa (candidatura sospesa però fino al 7 settembre causa conflitto).
Punti di forza di Roma sono certamente la storia e la cultura, ma c’è bisogno di un progetto globale di alta qualità per competere con le modernissime Busan e Riad. Tra le preoccupazioni per le condizioni critiche della Capitale per quanto concerne rifiuti e trasporti, Massolo presenta un progetto fortemente suggestivo che, come riporta il Corriere della Sera, prefigura una Roma punto di snodo per un progetto che lancia business e democrazia.
Bisognerà quindi agire in fretta per dare di Roma l’immagine di una città che funziona, in vista dell’ispezione che verrà fatta alla Capitale tra gennaio e marzo 2023. L’invito è dunque rivolto al sindaco Gualtieri di ben utilizzare il tempo a disposizione.
Giamila D’Angelo
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