Roma, luglio, in pieno giorno: Raul Esteban Calderon tenta di uccidere i due fratelli Costantino con una pistola. Pluriomicidio voluto da Giuseppe Molisso per rivendicare il pestaggio di suo nipote, filmato e pubblicato sui social. Nome già noto per il
Vendetta pianificata
Un tentato pluriomicidio sventato dal malfunzionamento della pistola e dalla destrezza di Emanuele, che gli ha salvato la vita. La vendetta risale al 13 luglio, in viale dell’Alessandrino, all’esterno di un bar frequentato abitudinariamente dai due figli di “Er Verdura” – al momento in carcere. I due fratelli avrebbero pestato la coda alla persona sbagliata. La faida tra le due famiglie è ben nota alle Forze dell’Ordine: potere sul territorio e giri di droga sono alla base del conflitto tra i due schieramenti.
Giuseppe Molisso – chiamato ‘Peppe’ – avrebbe mandato il suo scagnozzo, Calderon, a risolvere la faccenda per una questione di rispetto e vendetta. I due fratelli avrebbero picchiato il nipote del gangster e pubblicato sui social il video dell’aggressione, per vanto o per sfida. Gesto poco furbo che ha rischiato di ucciderli per mano di una calibro 9×21. Dopo gli spari, qualcosa è andato storto e il mandante di origine argentina è scappato a bordo di uno scooter.
Cos’è successo? Emanuele, avvisato tempestivamente dal fratello, gira la testa scansando di qualche centimetro i proiettili che gli avrebbero colpito la nuca. A soccorrere il ferito, sparato alla mandibola sinistra e alla spalla destra, gli operatori sanitar del Policlinico Umberto I.
La vendetta, pianificata già da settembre 2020, è stata rinviata a causa del Covid, delle restrizioni e della chiusura dei locali dove originariamente si sarebbe dovuto svolgere il pluriomicidio. Dai messaggi criptati, scambiati tra Molisso e Calderon, era emersa l’intenzione di fuggire all’estero per sottrarsi al mandato di cattura. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo degli agenti, le Forze dell’Ordine hanno individuato e arrestato Giuseppe Molisso.
Nonostante lo stato di fermo, il timore di una vendetta surplus incute sui fratelli Costantino. Mentre Emanuele crede di poter comprare Molisso, Alessio dichiara rassegnato: “Qua, noi, a Roma, non ce potemo più sta“.
Excursus
Il tentato pluriomicidio ricorda l’omicidio del capo Ultrà – Fabrizio Piscitelli – avvenuto nel 2019. Soprannominato ‘Diabolik’, Fabrizio è stato sparato da Calderon nel parco Degli Acquedotti, in zona Tuscolana. Ricordando la vicenda, uno dei due fratelli dichiara “Me lo stava a fa a me! Uguale l’omicidio di Diabolik“.
Nel legittimare il fermo di ‘Peppe Molisso’, il Gip dichiara: “Le modalità e le ragioni dell’agguato sono tipiche del metodo mafioso del controllo del territorio. La gravità indiziaria a carico di Calderon e di Molisso è derivata dall’acquisizione delle chat scambiate su telefoni criptati”.
Simonetta Chiariello.
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