Nella notte di domenica 19 giugno un uomo ha ucciso la moglie nella loro casa di via Pietro Mascagni. L’allarme è scattato ieri quando l’uomo, dopo aver vegliato il corpo per tutta la notte, si è rivolto al suo avvocato per confessare l’omicidio dopo 24 ore. Si tratta di femminicidio.
Femminicidio in via Pietro Mascagni: familiari e vicini sotto shock
È accaduto nel quartiere Triste di Roma, in un’elegante dimora di via Pietro Mascagni. Pietro Bergantini, un ex assicuratore in pensione di 76 anni, ha ucciso la moglie Caterina d’Andrea, di 73 anni, a colpi di pistola. Dopo una notte, l’uomo si è diretto dal suo avvocato per confessare il delitto. Sul luogo sono intervenuti gli agenti della Squadra mobile di Roma e della Scientifica, incaricati di effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dell’avvenimento: l’uomo, infatti, non avrebbe spiegato le motivazioni che l’hanno spinto a compiere un gesto di tale portata. Nel corso della giornata sono arrivati anche la figlia della coppia, Ilaria, colta da un malore nel momento in cui ha appreso la notizia ed il fratello della vittima, Marcello, il quale è stato a lungo ascoltato dagli inquirenti. Ha dichiarato: «Pietro mi ha detto che Caterina stava riposando perché aveva avuto un abbassamento di pressione. Mi ha detto che mi avrebbe fatto richiamare non appena ripresa, invece mia sorella era già morta. Non posso crederci».
Gli agenti della Scientifica di Roma effettueranno accertamenti sul corpo della vittima per stabilire l’ora del decesso ed il numero di spari, mentre quelli sull’arma del delitto confermano che si tratta di una pistola regolarmente registrata: «Era un assicuratore e per molti anni ha maneggiato sostanziose somme di denaro, ecco perché aveva l’arma in casa». Il movente è ancora un’incognita. I vicini non hanno udito nulla, né sono mai stati testimoni di segni di tensione tra la coppia. Uno di loro ha dichiarato: «Pietro e Caterina erano sempre insieme, sembrava una coppia come tante, erano molto tranquilli, li incontravo spesso in giro per il quartiere. Certo erano anche molto riservati, infatti erano sempre solo loro due. Ma non avrei mai immaginato potesse accadere una tragedia come questa». Con Caterina d’Andrea, il numero di femminicidi da inizio anno supera quota 50.
Maria Claudia Merenda
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