Gli autobus sostitutivi hanno una capienza ridotta. L’assenza, inoltre, di un contratto di manutenzione, scaduto a maggio, comporta sempre più disagi al trasporto pubblico. Dal primo maggio 2020, il servizio di trasporto pubblico non può più fare affidamento sul contratto di manutenzione dei filobus. Quest’ultimi si sono guastati nel tempo, ma nessuno ha provveduto a ripararli.
Il problema di filobus di Roma
La mobilità sostenibile è del tutto assente. Non ci sono, infatti, mezzi che facciano ricorso al sistema di elettrificazione. La consigliera democratica Ilaria Piccolo, ricorda che i filobus: “Erano tornati in strada solo per un breve periodo, ed ora sono di nuovi tutti fermi”. Sembra esserci un problema anche per quanto riguarda la capienza degli autobus sostitutivi, in grado di accogliere un numero massimo di 96 persone. Nel caso dei filobus, la capacità nominale è di 135 passeggeri.
Con il nuovo Dpcm, che impone una capienza ridotta al 50%, a maggior ragione “Quei 45 filobus sarebbero ancora indispensabili ma invece, dopo oltre sei mesi, sono ancora in deposito”. Ancora nessuna risposta alle tante interrogazioni presentate. Intanto, a risentirne, i residenti dei quartieri più periferici, i quali hanno immediatamente contestato la riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico.
Seguici su Metropolitan Roma News